Ignazio La Russia parla durante la cerimonia del Ventaglio a Palazzo Madama e risponde ad una domanda sul caso che riguarda suo figlio Leonardo Apache.
Nel corso della cerimonia del Ventaglio, svolta a Palazzo Madama, Ignazio La Russa ha risposto ad una domanda dei cronisti sul caso del figlio Leonardo Apache. Il 19enne è indagato per violenza sessuale dopo la denuncia di una giovane con cui avrebbe trascorso la serata in una discoteca di Milano.
L’attuale presidente del Senato ha risposto sul caso del figlio accusato da una giovane 26enne. “Non ho mai voluto attaccare la ragazza, il mio riferimento non era a lei ma alla scelta del difensore di aspettare 40 giorni per presentare la denuncia, cosa che ha reso impossibile l’esame dei video“, ha ribadito La Russa padre.
Il caso
Il figlio di Ignazio La Russa è accusato di violenza sessuale dopo la denuncia di una ragazza di 26 anni che ha parlato di una presunta violenza avvenuta dopo una serata trascorsa in discoteca. L’esponente politico ha inteso commentare quanto stia accadendo a Leonardo Apache. Le perplessità sono tante, così come espresse dal presidente del Senato, da qui la decisione di ribadirle pubblicamente.
“Di sicuro lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall’avvocato estensore che – cito testualmente il giornale che ne dà notizia – occupa questo tempo per rimettere insieme i fatti“, spiega Ignazio La Russa parlando della vicenda che riguarda il figlio Leonardo Apache.
A detta di Ignazio La Russa, inoltre, “lascia oggettivamente molti dubbi il racconto di una ragazza che, per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua“, ha ribadito La Russa padre.
E proprio le sue parole avrebbero trovato la protesta di Elly Schlein, segretaria del Pd, con tanto di lamentele per quanto ribadito. Il presidente del Senato ha precisato di non voler attaccare in alcun modo la ragazza, ma la precisazione potrebbe essere un effetto boomerang. “La mia convinzione di padre, tuttora esistente, è di credere a mio figlio perché un padre può anche non credere a suo figlio. Ma se crede a quello che il figlio gli racconta, non c’è niente di male che lo dica“, ribadisce.
Il commento sulla Santanchè
C’è spazio in ogni caso per alcuni commenti su Daniela Santanché, attuale ministro del Turismo, nello specifico sul voto riguardante la mozione di sfiducia nei suoi confronti. La richiesta è stata presentata dal Movimento 5 Stelle e successivamente respinta in aula.
“Al di là della opportunità che non tocca a me giudicare perché sarebbe una opinione, il risultato è molto chiaro ed è un segnale di libera democrazia e di civiltà anche per come si è svolto il dibattito“, ha precisato il presidente del Senato che si è espresso in breve anche sul caso del figlio Leonardo Apache.
L’esponente del partito di Fratelli d’Italia ribadisce di non ricordare una “mozione di sfiducia individuale per fatti precedenti all’assunzione dell’incarico ministeriale. Mi pare che non ce ne siano mai stati, io quantomeno nella mia carriera non ne ricordo“, conclude La Russa.