Gli incendi non abbandonano la Sicilia e nella regione una donna è morta proprio a causa delle fiamme: la situazione diventa sempre più grave. Cosa sta accadendo.
Rita Gaetana Pillitteri è la donna di 88 anni deceduta nella provincia di Palermo. I soccorsi non sarebbero riusciti ad arrivare in tempo per prestarle le cure necessarie a causa degli incendi divampati nelle ultime ore in tutta la regione siciliana.
La donna avrebbe avuto la febbre alta, ma il rogo divampato in zona San Martino delle Scale avrebbe impedito di raggiungere l’abitazione della signora anziana. Ma ci sono anche altre zone della Sicilia letteralmente travolte dagli incendi.
La situazione è delicata in numerose zone della provincia di Palermo: si segnalano anche due vigili del fuoco feriti in maniera lieve durante l’attività di spegnimento delle fiamme. A Cinisi le fiamme preoccupano gli abitanti, l’aeroporto “Falcone e Borsellino” è stato chiuso fino alle ore 11 di martedì 25 luglio 2023.
Chiusi per motivi di sicurezza gli svincoli di Villagrazia di Carini e Cinisi, proprio a causa delle fiamme che lambiscono l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Anche nella zona dello scalo di Punta Raisi si segnalano fiamme e necessità di evacuare le abitazioni, così come a San Vito Lo Capo (Trapani). La situazione risulta complicata anche nella provincia di Messina e in quella di Enna.
A Palermo le fiamme sono invece talmente minacciose da mettere in allerta la Protezione civile per l’incolumità delle persone presenti all’interno dell’ospedale Cervello. Nella zona di Mondello è stato necessario far evacuare una cinquantina di famiglie: blocco invece dei trasporti con i voli fermi a Catania.
Francesco Gruppuso è il sindaco di Calatafimi-Segesta che ha lanciato sui social l’allarme per la delicata vicenda degli incendi. L’invito è quello di collaborare ed evitare tragedie. “Chi ha parenti che possono dormire in quelle zone, li chiami per telefono e li svegli per evacuare“, si legge nel messaggio diffuso nel cuore della notte dopo la scelta di evacuare le zone.
Evidenti problemi si segnano in diverse contrade come Conche, Giacaudo Mango Kaggera, Pispisa, Rocche, Segesta e Scorciagatto. “Con la protezione civile siamo in giro in tutte le contrade non ci sono vigili del fuoco disponibili perché impegnati ovunque in tutta la provincia“, lancia l’allarme il sindaco Gruppuso.
Il Pronto soccorso degli ospedali di Palermo è letteralmente in ginocchio a causa degli incendi e anche delle alte temperature percepite. Nella sola Villa Sofia sono state assistite oltre 80 perone in codice rosso.
Civico e Policlinico segnalano sovraffollamento, superiore di circa tre volte, rispetto alla capienza massima, per l’arrivo di numerose persone a causa di incendio e caldo estremo. L’afflusso delle ultime ore ha provocato la necessità di farmaci, soluzioni fisiologiche e sacche di ghiaccio. In sette ore notturne sono stati effettuati 114 interventi a Palermo, dopo le 7 oltre 75 e il numero sembra destinato ad aumentare. La Sicilia è travolta da fiamme e temperature roventi, Lombardia e Veneto devono invece fare i conti con un’ondata di forte maltempo e di gravi danni: si registrano anche due vittime.
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