Pensioni, arriva quota 96. Il nuovo piano strutturale prevede un avanzamento importante nella riforma: la situazione.
La riforma delle pensioni entra nel vivo. Il programma era stato stilato alcune settimane fa, ora siamo allo snodo cruciale. L’iter era stato messo in stand-by a causa della riforma fiscale e del tanto dibattuto taglio del cuneo fiscale. Adesso è possibile guardare avanti e Giorgia Meloni, con la consulenza e il supporto di Giorgetti, pensa – oltre alle pensioni minime, con un aiuto importante per tutti – anche a quelle ordinarie.
Accumulate in base al tipo di lavoro. In questo entra in gioco Quota 96. Qualcosa che si va a instillare all’interno di una graduatoria già presente. 62 anni di età e 41 di contributi è il margine, ma il Governo sta pensando anche ad altro. Ovvero che i lavori più usuranti possono fermarsi anche a 60 e 40 in totale.
Riforma pensioni, quota 96 in pole: come funziona
Un ritocco agli anni e i contributi per garantire maggiori finestre e quindi anche scivoli. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo le possibilità reciproche, ma le intenzioni non mancano. Quello che conta è l’organizzazione e la Meloni ne ha fatto una battaglia personale: l’aspetto delle pensioni era un vessillo della recente campagna elettorale.
“Dobbiamo cercare di rispettare gli impegni presi”, ha dichiarato di recente Meloni, e lo sta facendo. Nonostante la lente d’ingrandimento dell’Europa che sulle pensioni è molto attenta dopo la bagarre che ha tenuto impegnata la Francia per qualche mese. Non resta che attendere le prossime settimane per gli sviluppi.
Aggiornamenti che ci saranno e dovranno essere considerati alla luce delle nuove promesse fatte. L’augurio della maggioranza è che possano diventare presto realtà, priorità permettendo la riforma pensioni è in cima alla lista. Dopo l’estate dovrebbe essere tutto fatto: un ultimatum che rassicura i pensionati e i potenziali congedanti.