Maxi operazione antimafia a Foggia, denominata “Game Over”: centinaia di carabinieri in azione per un evento mai accaduto nella zona. Tutti i dettagli sulla vicenda.
È partita dalle prime ore della notte l’operazione “Game Over” a Foggia e dintorni con circa 500 militari che hanno eseguito decine di misure cautelari, così come disposto dal gip di Bari. L’azione dei carabinieri riguarda vari soggetti affiliati all’organizzazione criminale nota come la “Società foggiana“.
Si tratta della più grande e vasta operazione contro la mafia mai avvenuta a Foggia. Tante le perquisizioni in atto e gli arresti, avvenuti anche in altre province italiane. Sono in tutto 82 gli arrestati, molti di questi già in carcere. Si tratta di esponenti vicini alle tre cosiddette consorterie di natura criminale.
Fra i reati contestati all’organizzazione criminale c’è la droga e le armi: la scoperta dell’ingente traffico di sostanze stupefacenti è avvenuta al termine di un’approfondita indagine. Proprio la mafia foggiana avrebbe raggiunto un accordo, specialmente sulla vendita della cocaina, pari a diversi milioni di euro.
Sono novanta le persone coinvolte, di queste 81 in carcere e una invece agli arresti domiciliari. Si tratta di nomi eccellenti che fanno parte delle consorterie criminali di Foggia e dintorni.
I proventi sarebbero stati utilizzati per famiglie dei detenuti e sostentamento dei clan. Agli indagati è stata contestata anche l’aggravante della metodologia mafiosa, soltanto uno è accusato di estorsione. Le indagini della Dda di Bari hanno messo in luce un’azione criminale, dedita allo spaccio, così come all’estorsione.
La conferenza stampa ha fornito i dettagli dell’operazione “Game over” presso gli uffici della Direzione distrettuale antimafia di Bari. Hanno partecipato all’evento i vertici dell’Arma, i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Bari e Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e terrorismo.
La maxi operazione contro la Società foggiana, ha portato all’arresto di 82 persone. Intanto il prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, si è congratulato con i carabinieri e la Dda di Bari per il lavoro investigativo svolto durante i mesi precedenti, nonché per i risultati raggiunti dalle forze dell’ordine.
Bloccati i vertici di almeno tre batterie, ritenuti responsabili di associazione finalizzata alle estorsioni, a danno degli imprenditori, nonché traffico di sostanze stupefacenti. Il tutto era accompagnato da metodologie mafiose e anche dalla disponibilità immediata di armi da fuoco.
Stando alle indagini, infatti, i clan Moretti-Pellegrino-Lanza,Triscuoglio-Prencipe-Tolonesee Sinesi-Francavilla avrebbero raggiunto un accordo sul traffico di droga da milioni di euro. Grande attenzione alla cocaina, così come previsto dalla Società foggiana – così si chiama l’organizzazione – che avrebbe imposto l’obbligo del prezzo fissato a 55 euro al grammo, più alto dei 48 offerti dagli spacciatori che non facevano parte del sodalizio criminale. Grazie al ricavato, infatti, si rimpolpavano le casse comuni della mafia foggiana, sostenendo anche le famiglie dei detenuti.
“È un successo investigativo frutto della tenacia e dello straordinario lavoro che la Magistratura e le Forze di Polizia mettono in campo quotidianamente e a cui rivolgo il mio ringraziamento e apprezzamento per le efficaci attività di prevenzione e contrasto mirate al ripristino della legalità in un contesto particolarmente esposto alle influenze criminali“, ha spiegato Valiante.
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