Bianca Berlinguer sconvolge i palinsesti Rai. La donna via dalla tv pubblica apre al sostituto o alla sostituta: la decisione finale.
Bianca Berlinguer è ormai a Mediaset. La donna cambia azienda dopo anni di onorato servizio. Non sono mancate le polemiche in tal senso, ma ora è pronta per un nuovo ciclo sempre all’insegna dell’approfondimento e del talk show. L’ex Direttrice del TG3 è in grado di portare il dibattito su un altro livello, nonostante lo scetticismo delle settimane passate.
Molto discussa in tal senso la figura di Mauro Corona, la nota personalità è molto divisiva a causa della sua retorica talvolta sopra le righe. De Luca – Governatore della Campania – lo ha definito “cammelliere yemenita” e “capraio afghano” ai palinsesti Rai. Quando si dice volersi bene. C’è, però, dell’altro.
Bianca Berlinguer, ribaltone in atto: la Rai cambia dopo il suo addio
La possibilità che alla Berlinguer venga dato più spazio a Mediaset per affrontare al meglio la concorrenza. A tal proposito le scelte della Rai saranno puntuali: si è parlato di Peter Gomez. Il direttore de IlFattoQuotidiano.it sarebbe stato indicato direttamente da Roberto Sergio, nuovo Amministratore Delegato, per prendere il posto dell’ex collega. Non sarà così a dispetto delle indiscrezioni dei giorni scorsi.
Il volto su cui punterebbe la Rai sarebbe un altro: quello di un ex parlamentare come Nunzia De Girolamo. La donna, dopo il successo di “Ciao Maschio”, è sempre più nelle grazie della dirigenza: gli ascolti pagano e a Viale Mazzini sono contenti. L’Aria Che Tira è di un programma tutto suo, nuovo, oltre a quello che ha già.
Dove può spaziare tra politica e approfondimento. Un po’ quello che faceva la Berlinguer: si spera con ascolti diversi. L’obiettivo è arrivare – questo ritengono i dirigenti Rai – almeno sopra il 6%.
Le aspettative non sono alte ed è questo il vantaggio della De Girolamo che può finalmente disegnare un foglio bianco a sua immagine e somiglianza. Con buona pace di Peter Gomez, il Direttore e giornalista resterà alla Nove. Forse, per lui, è meglio così: “La confessione” resta una comfort zone alla quale non avrebbe voluto rinunciare.