Patrick Zaki ha ricevuto la grazia presidenziale il giorno dopo la condanna a tre anni. Ad annunciarlo è il presidente Al-Sisi. La vicenda e i dettagli sul caso dello studente.
Abdel Fattah Al-Sisi ha concesso la grazia presidenziale all’ex ricercatore dell’Università di Bologna che lo scorso martedì 18 luglio era stato condannato a tre anni di carcere. Proprio il presidente ha annunciato in prima persona la scelta sul giovane, ma non si tratta dell’unico caso.
Al-Sisi ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baqer, avvocato del noto prigioniero politico Alaa Abdel Fattah: a riportare la notizia è il quotidiano al-Ahram. La scelta arriva dopo un giorno di intenso lavoro diplomatico, senza dimenticare la condanna di Patrick Zaki per discriminazione dei cristiani.
Proprio il verdetto di condanna di Zaki aveva aumentato le polemiche, da parte di vari esponenti dei diritti umani, da qui la richiesta di una soluzione alla vicenda. Proprio la sentenza della Corte non era appellabile e per questo l’ex studente dell’Università di Bologna era stato arrestato e portato in via dopo la lettura: dei tre anni ne avrebbe dovuti scontare ancora 14 mesi, 22 quelli già fatti fino a dicembre 2021.
In suo favore si erano mossi anche i Governi dell’Italia e degli Stati Uniti, ora invece la sorpresa con la decisione del presidente egiziano Al-Sisi. La notizia è stata resa nota dalle autorità, citate direttamente dall’agenzia stampa ANSA. Zaki si è di recente laureato, seppur in modalità videocollegamento, con voto 110 e lode.
Il componente del Comitato per la grazia presidenziale in Egitto, Mohamad Abdelaziz, ha ribadito quanto deciso dal presidente Abdel Fattah Al-Sisi. “Usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie. Fra queste ci sono Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche“, si legge sui social.
Sulla vicenda è intervenuto Riccardo Noury, presidente di Amnesty International Italia, per parlare di una vicenda che da mesi sta tenendo banco. “È importante che Patrick torni a essere libero. Auspichiamo, se questo provvedimento non lo contempla, anche che sia abolito il divieto di viaggio. E questa piazza che si sta riempiendo al Pantheon, se un’ora fa era preoccupata, ora è una piazza felice“, spiega Noury.
Non è mancato il messaggio Matteo Lepore, sindaco di Bologna, dopo aver appreso la notizia della grazia presidenziale concessa a Patrick Zaki. Un momento di grande felicità dopo diverse ore dal nuovo arresto che aveva creato non poca preoccupazione e profonda indignazione.
“Spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki. Amnesty, il rettore e la professoressa Rita Monticelli. Anche i governi che si sono succeduti e l’ultimo che ha dialogato con l’Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere“, ha ribadito.
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