Regno Unito, il morbillo ha attecchito di nuovo, si rischia un’epidemia: paura per gli inglesi, la situazione.
Regno Unito, non c’è pace. Dopo aver messo da parte la paura per il Covid, il rischio è quello di dover fronteggiare un’epidemia da morbillo. La situazione non è nuova in Inghilterra: l’allarme arriva dall’Health Security Agency che rende noto come Londra si avvii a registrare dai 40 ai 160mila casi di contagio.
La ragione è semplice: in Inghilterra contro il morbillo non si vaccina (quasi) nessuno. Per anni si è ritenuto – in maniera erronea – che potesse portare all’autismo. Questa diceria ha fatto sì che chiunque prendesse sottogamba la situazione, fino ad oggi in cui la malattia rischia di non essere endemica.
Regno Unito, paura morbillo: cosa sta succedendo
Ecco perchè le massime autorità stanno cercando soluzioni affinché l’ondata sia meno impattante e grave del previsto. Altrimenti si dovrà pensare nuovamente a blackout e quarantene. Situazione non proprio favorevole ai residenti. Grande paura a Londra, non fosse altro per il viavai di turisti che il Regno Unito porta nella Capitale britannica.
Il rischio di un contagio generale è altissimo, ma mentre altrove sono preparati, in Inghilterra devono mettere a punto una situazione trivalente (che esiste già, ma nel loro caso deve essere aggiornata) e soprattutto debbono assolutamente convincere la popolazione a vaccinarsi.
Le controversie sui vaccini
Questa è la parte più difficile, dati i rumors degli altri anni. Un passato che ritorna e non fa bene alla storia, ma soprattutto è nocivo nei confronti di chi vorrebbe tornare a vivere in tranquillità dopo anni travagliati come quelli scorsi. Alcuni esponenti del settore medico sono stati anche accusati di frode scientifica per aver diffuso informazioni sbagliate sul tema.
Ora, però, serve la massima precisione: il tempo è poco e la malattia ha ricominciato a viaggiare, ma non colpisce soltanto i più piccoli. È questo l’interrogativo peggiore a cui il tempo dovrà dare un risposta: il virus si è modificato? Se sì, come? La scienza provvederà a capirlo, ma chi deve comprendere in assoluto l’importanza di tutto questo – adesso – sono i cittadini britannici.