Vlahovic potrebbe andare al Paris Saint Germain: l’avventura a Parigi, tuttavia, non promette bene. Minacce dei tifosi al centravanti.
Vecchia Signora, nuove ruggini. Dusan Vlahovic potrebbe lasciare la Juventus: l’ex viola è arrivato a Torino nel gennaio 2022, una trattativa da 80 milioni. 18 gol con i bianconeri in tutte le competizioni, al netto di 25 presenze contando la stagione 2022-2023 per un totale di 1774 minuti giocati. Numeri che non bastano a trattenere l’ex Fiorentina a Torino.
La sua cessione serve per fare cassa e buttarsi su Lukaku, ma – per quanto sia complesso lo scenario – non è il mercato il problema. Il centravanti piace al PSG, il club francese potrebbe addirittura fare un’offerta ma il problema sono i tifosi. Non corre buon sangue tra i supporter parigini e il serbo. Le ragioni sono di natura politica: quello che sta succedendo in questi giorni – in cui è maturata l’indiscrezione di un possibile trasferimento in Ligue1 – lo conferma.
Vlahovic al PSG: strada in salita per colpa degli ultras
In Francia spunta uno striscione che lascia poco spazio all’immaginazione: “Vlahovic, vieni, ti tagliamo quelle dita”. Gli ultras parigini non vanno tanto per il sottile: la ragione è riconducibile all’esultanza del centravanti serbo. Quando segna, mostra le tre dita. Simbologia riconducibile alla grande Serbia e ai tre capisaldi dell’ala di Destra: Dio, patria e Zar.
La situazione non è delle migliori, con gli ultras che sarebbero pronti a dichiarare guerra al giocatore non appena mette piede a Parigi. La trattativa è ancora in fase di sviluppo, manca l’accordo ma ci sono buone basi affinché si possa intavolare un discorso. Manca il resto: ovvero la concordia affinché questo rapporto possa essere tranquillo sin dall’inizio.
L’accoglienza per #Vlahovic a Parigi. (Le tre dita sono metaforiche: è per il gesto nazionalista serbo che fa spesso quando gioca in nazionale.)
Domattina, ovviamente, thread per spiegare meglio. pic.twitter.com/c6LSsojKzT
— Valerio Moggia (@ValerioMoggia) July 16, 2023
Arrivare in un’altra città con tutt’altra accoglienza rispetto a quella che fu per il passaggio in bianconero non è proprio il massimo. Anzi, Vlahovic vuole vederci chiaro: agevolare i bianconeri, sì, ma dipende fino a che punto. Se l’opportunità di un nuovo futuro professionale si trasforma in un supplizio, allora entrano in gioco altre variabili. In grado di cambiare tutto, anche un sì che sembrava scontato.