L’inchiesta sull’incidente fra un tram e il suv guidato da Ciro Immobile va avanti e adesso emergono nuovi dettagli che potrebbe stravolgere tutto. L’autista ha formalmente denunciato il giocatore della Lazio.
Ciro Immobile è l’attaccante che lo scorso 16 aprile ha avuto un incidente con il suo suv: si è scontrato con un tram della linea 19 in piazza delle Cinque Giornate, precisamente all’altezza di Ponte Matteotti, zona Prati.
Il centravanti della Lazio è stato denunciato in base all’articolo 590 bis del Codice penale, nello specifico per il reato di lesioni personali stradali gravi o gravissime (a seconda dei casi).
La vicenda
Da un lato gli agenti della polizia che hanno concluso i rilievi, praticamente con un nulla di fatto, dall’altro la decisione dell’autista dell’Atac che ha denunciato l’attaccante biancoceleste. L’uomo ha presentato anche dei referti medici per tre mesi e mezzo di prognosi in seguito all’incidente subito contro la vettura di Immobile.
L’autista ha subito delle ferite in seguito all’incidente: all’epoca dei fatti è stato soccorso sul pavimento della cabine del convoglio, il tutto vicino ai vetri del mezzo protagonista dell’incidente. In prima battuta dimissioni con sette giorni di prognosi, in seguito aumentati a oltre 100 a causa delle conseguenze dell’impatto.
“Non me la sento di parlare di quel giorno, non ho nulla da dire o da aggiungere“, spiega dopo avere fatto la denuncia presso la caserma dei carabinieri della Garbatella. Quella domenica mattina dodici feriti, incluse le due figlie del calciatore di 8 e 10 anni, tutti senza gravi conseguenze.
Anche Immobile riportò un trauma alla colonna vertebrale e anche una costola rotta, senza dimenticare la contusione alla mano. La sua Land Rover subì ingenti danni dopo l’impatto contro il tram che era sui binari. Entrambi i conducenti, nello specifico il giocatore e il quello del mezzo, dichiararono di essere passati con il verde, poi l’incidente fra auto e tram.
Cosa c’è (ancora) da chiarire
Durante quei giorni, infatti, diversi tassisti parlarono di un passaggio dal rosso al verde e viceversa con una rapidità estrema, da qui tutta una serie di presunte conseguenze che potrebbero aver creato importanti problemi. Questa situazione potrebbe non aver dato modo, proprio a chi come il tram viaggia sulla corsa preferenziale, di avere il tempo necessario per oltrepassare il ponte.
Questa ipotesi, però, non avrebbe avuto alcuna conferma. I tecnici dell’Agenzia per la mobilità parlarono di assenza di riscontro sul possibile malfunzionamento del semaforo. Non sarebbe stata fatta alcuna perizia per stabilire la velocità del tram. La stessa cosa vale anche per il suv guidato dal giocatore, pur non essendoci denunce o feriti di grave entità.
Il tranviere avrebbe parlato di un cammino del suv oltre i limiti disposti sulle strade cittadine, nulla sarebbe stato però constatato, mesi di ipotesi e nessuna certezza all’orizzonte. Ma adesso con l’arrivo della denuncia lo scenario è destinato a cambiare. E chi pensava di trovarsi dinanzi ad una lunga battaglia delle assicurazioni, invece, potrebbe attendere più del previsto.
Sarebbero infatti in corso nuove indagini e approfondimenti sulle telecamere di zona, con tanto di perizia e testimonianze da verbalizzare. Proprio un procedimento di natura penale potrebbe aprire una nuova contesa. Ciò potrebbe cambiare, ma soltanto in presenza di un accordo sul fronte del risarcimento per la parte lesa (tutto è ancora in alto mare ndr).