Silvio Berlusconi è morto da un mese, ora occorre pensare al dopo: Forza Italia riparte da Tajani, mentre la famiglia pensa al testamento.
Silvio Berlusconi è morto da un mese, ma le considerazioni continuano. Il riferimento è soprattutto alla sua eredità: il partito da lui fondato – Forza Italia – ha scelto Tajani come segretario. Una decisione condivisa, l’intenzione dell’attuale Ministro degli Esteri è quella di portare avanti il viatico introdotto e sviluppato negli anni dall’ex Premier.
La politica non è il calcio: Galliani – al Monza, lasciatogli in eredità da Berlusconi – ha altre gatte da pelare. Tajani è chiamato a mettere d’accordo tutti e, in politica, non è facile. Disaccordo, o meglio: attesa e comprensione, per quello che riguarda il testamento. Tante notizie, in famiglia, sui lasciti dell’ex Presidente del Consiglio.
Eredità Berlusconi, le analisi sul testamento continuano: i tempi di accertamento
Un patrimonio di 8 miliardi non è semplice da gestire: le volontà sono chiare, ma si aspettano gli esiti delle perizie calligrafiche e non solo: una certezza è quella dei tempi lunghi. La famiglia fa sapere di avere in mente di portare a termine “un cammino condiviso e nella concordia”, ma intanto vuole avere maggiore chiarezza.
Specialmente per quel che riguarda l’esito delle scelte per l’attuale (e ultima) compagna del compianto Presidente: 100 milioni, come al fratello Paolo, ma tante altre particolarità sarebbero emerse. Come quella dello “sfratto” da Arcore, poi smentita dalla famiglia. Fatto sta che uomini e donne vicini a Berlusconi su Marta Fascina (e quello che le spetta) vogliono vederci chiaro.
Gli scenari in famiglia
I risultati delle analisi e delle perizie sugli ultimi carteggi di Berlusconi stanno andando avanti: le prime risoluzioni dovrebbero esserci a ottobre. Nel frattempo smentita categoricamente anche la possibilità di un museo nella casa di Arcore. Sono tutte cose che si valuteranno con il tempo, fanno sapere fonti vicine all’ex Premier.
Ora questa variabile deve servire per comprendere, rielaborare e capire come andare avanti. In parte ci è riuscito Piersilvio Berlusconi, che sta cercando di dare un nuovo corso a Mediaset, anche se non è soltanto sua. L’impronta da leader, però, non passa mai: del resto buon sangue non mente, anche se i legami portano – nonostante tutto – responsabilità.