Stravolgimento sul fronte del Reddito di cittadinanza: non basta l’arrivo dell’Assegno di inclusione. L’annuncio arriva direttamente dalla commissaria straordinaria dell’Inps Micaela Gelera. Quali sono le novità messe in campo.
Il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione arriva in un momento cruciale durante il quale l’ente di previdenza pubblica è stato commissariato. Il Governo guidato dalla presidente Giorgia Meloni ha nominato per la prima volta una donna al posto di Pasquale Tridico.
La commissaria straordinaria dell’Inps è attiva da meno di un mese e si chiama Micaela Gelera. “Un segnale importante, deciso da un governo guidato per la prima volta da una donna e con un ministro del Lavoro donna. Il Paese sta cambiando”, ha ribadito durante una intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Tocca all’Inps gestire formalmente il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione. Le stime parlano di circa 500mila famiglie che perderanno il sussidio a partire dal prossimo mese di agosto. Adesso toccherà far incrociare gli occupabili con le domande e le offerte di lavoro, inserite su una piattaforma, alle quali dovrebbe ricorrere l’Istituto nazionale per la previdenza sociale.
I dati potrebbe essere più bassi, rispetto alle stime, da qui l’idea della commissaria Gelera. Disposta per migliorare la questione un nuova misura che si chiamerà “Supporto per la formazione e il lavoro“: si tratta di un compenso di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi. L’esborso economico è previsto per favorire una nuova occupazione nel mondo del lavoro.
I decreti attuativi sono in fase di stesura, ora sarebbe invece in corso l’implementazione della piattaforma telematica: l’attivazione è prevista per il prossimo primo settembre. “Si tratta di un progetto senza precedenti, con un approccio completamente interoperabile di erogazione del servizio“, spiega Gelera al Corriere.
Certamente prima di tutto quanto partirà una campagna informativa sulla questione. Fatto sta che chi perde il Reddito, non potendo accedere all’Assegno di inclusione, potrà presentare domanda per il Supporto presso gli uffici dell’Inps. Toccherà all’ente verificare i requisiti, invitando gli utenti ad iscriversi successivamente alla piattaforma.
Dopo aver completato questa prima parte della procedura, inoltre, l’utente dovrà sotto scrivere un patto di attivazione digitale, nonché il patto di servizio presso il Centro per l’impiego: quest’ultimo servirà per definire le politiche attive individuate per il soggetto.
Per ricevere il beneficio è fondamentale che la persona dia disponibilità al Centro per l’impiego (Cpi), recandosi inoltre presso almeno tre agenzie per il lavoro. Il Supporto dei 350 euro prevedrà l’inizio di un’attività come tirocini e corsi di formazione, senza dimenticare altre tipologie. Lo schema di collaborazione impone un lavoro dei Cpi, quelli di competenza regionale, siano altamente “efficienti“, così come ipotizzato dalla commissaria. “Si sta lavorando anche con la Conferenza delle Regioni per ottenere i risultati attesi“, conclude Gelera.
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