Jj4 e Mj5 sono gli orsi che non saranno abbattuti: la decisione del Consiglio di Stato ha salvato i due plantigradi.
La decisione del Consiglio di Stato ha confermato che i due orsi Jj4 e Mj5 non saranno abbattuti. Una disputa legale senza sosta e con continui colpi di scena che ha come protagonisti gli animalisti e la Provincia di Trento.
Il provvedimento di abbattimento era emerso dopo la morte di Andrea Papi, runner 34enne ucciso dall’orsa lungo un sentiero vicino Caldes, lo scorso aprile. Ad annunciarlo è stata la Lav, Lega anti-vivisezione che si è detta soddisfatta per la scelta.
La decisione era attesa già da qualche tempo e arriva dopo la sospensiva dell’ordinanza che voleva invece abbattere gli animali, così come disposto lo scorso mese di giugno. Ora invece è arrivata la nuova sentenza. L’orsa Jj4 si trova attualmente nel centro di Casteller, Mj5 sarebbe ancora in libertà nei boschi del Trentino, ma di recente i due provvedimenti di abbattimento erano stati emessi da Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento.
Proprio Fugatti ha ribadito la presunta pericolosità dei due orsi a tal punto, di conseguenza, da stabilirne l’abbattimento. Diverse associazioni ambientaliste e animaliste si sono invece contrapposte alla decisione politica e hanno chiesto di analizzare la questione in tutta la sua complessità.
Lo scorso giovedì 13 luglio i giudici hanno ascoltato i rappresentati di importanti associazioni come Lav, Leal, Lega nazionale difesa del cane e Oipa, con tanto di presidio a Roma (sede Consiglio di Stato) e anche a Trento (ingresso del Casteller).
A parlare è stata anche Valentina Stefutti, avvocato delle associazioni Enpa, Oipa e Leidaa che ha voluto analizzare la decisione. “Il Consiglio di stato ha dimostrato di avere una grandissima attenzione per questa materia e da parte nostra giovedì è stato possibile articolare tutte le difese. Ci hanno ascoltato con molta attenzione per quanto riguarda le assolute carenze istruttorie di questi provvedimenti“, ha spiegato Stefutti.
“La provincia vuole abbattere solo perché vuole abbattere ma non ha argomenti perché la ricostruzione dei loro stessi uffici porta a ritenere che nessuno dei due orsi sia pericolo, né JJ4 né MJ5“, conclude.
La richiesta di sospensiva per l’abbattimento di Jj4 e Mj5, decisa dal Consiglio di Stato, è stata accolta con grande soddisfazione. Questa decisione “dà fiducia e speranza a quanti si battono per la salvezza degli animali condannati a morte dalla Provincia autonoma di Trento. Siamo soddisfatti“, spiega una nota di Enpa, Leidaa e Oipa.
La decisione attuale non permetterà al presidente Fugatti di sfruttare l’argomento per la prossima tornata elettorale, in programma il prossimo 22 ottobre. Il prossimo appuntamento con la vicenda dei due orsi è fissato per il 14 dicembre 2023, entrando così nel merito della sentenza.
“Il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie… si può ricorrere alla misura più grave solo ove sia provata, nei l’impossibilità di adottare la misura meno cruenta“, si legge nella nota.
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