Bollo auto, le targhe sono cambiate: il nuovo Codice della Strada garantisce specifiche diverse rispetto al passato. Chi è esente.
Il bollo auto è sempre al centro dei pensieri di ciascun automobilista: non solo per questioni economiche, ma anche per ragioni di programmazione. Le spese comportano una serie di scadenze da rispettare. Ogni automobilista deve pagare questa ulteriore imposta che garantisce la circolazione, ma grava anche sul bilancio di un contribuente medio.
Per questo, nei mesi di emergenza, si è spesso affrontata la questione in merito a una possibile esenzione del contributo. La situazione si è poi protratta anche dopo: pagare o non pagare il bollo è diventata una domanda esistenziale che gli automobilisti hanno nella quotidianità. La novità attesa dai possessori di veicolo arriva con il nuovo Codice della Strada.
Bollo auto, chi non paga: cosa fare per essere esenti
Infatti, oltre all’inasprimento delle pene per i cosiddetti “incidenti del sabato sera” e l’introduzione dell’ormai noto “omicidio stradale” – particolare attenzione dopo il caso Valdiserri – le norme riguardanti la circolazione si sono espresse anche riguardo al pagamento del bollo.
Esente dall’imposta è chi possiede auto di nuova generazione. Nella fattispecie auto elettriche, con la possibilità di allargare l’esenzione anche alle ibride. 5 anni senza bollo. Questo era il progetto iniziale, in alcune regioni italiane, però, c’è anche la possibilità di non pagare l’imposta in maniera perpetua.
La natura del veicolo, però, non è l’unico requisito per evitare di pagare la “tassa”. Esenti dal bollo, infatti, sono anche le auto immatricolate all’estero: tutti quei mezzi che presentano una targa particolare, si tratta – nello specifico – di veicoli esteri prestati (con autorizzazione) a un cittadino italiano.
L’autovettura ha la possibilità di circolare sul territorio nazionale per un massimo di 30 giorni, poi si dovrà procedere al REVE. L’iscrizione al Registro dei Veicoli Esteri. Non pagare il bollo auto è possibile, perché si rientri dentro determinate specifiche (tra cui avere una patente B Speciale per le persone con disabilità), altrimenti il tributo regionale continuerà a esistere e ad essere richiesto in maniera continuativa.