Il processo con rito abbreviato si è concluso con la condanna di Chiara Silvestri per la morte di Francesco Valdiserri. Cosa emerge e qual è la pena inflitta alla 24enne.
Chiara Silvestri è la ragazza di 24 anni che ha investito e ucciso lo scorso 19 ottobre Francesco Valdisserri. La ragazza ha scelto il processo, svolto con rito abbreviato, ricevendo una condanna a 5 anni di carcere. La richiesta del pubblico ministero Erminio Amelio era di 4 anni e mezzo.
All’epoca dei fatti la ragazza è stata scoperta con un tasso alcolemico tre volte superiore rispetto al limite consentito. A suo carico pende l’accusa di omicidio stradale aggravato. Un episodio avvenuto circa nove mesi fa dopo il quale la famiglia del ragazzo ha chiesto giustizia per il tragico epilogo.
La decisione
Attualmente Chiara Silvestri si trova agli arresti domiciliari e sta svolgendo un corso di riabilitazione. La sentenza del gup è stata pronunciata durante la giornata di mercoledì 12 luglio 2023 e ha previsto provvisionali per un totale di 800mila euro, da destinare alla famiglia del ragazzo morto, così suddivise: 300mila euro ciascuno a madre e padre, 200mila invece per la sorella della vittima.
La 24enne accusata di omicidio stradale si trova attualmente agli arresti domiciliari e sta seguendo un corso di riabilitazione. Le indagini hanno ribadito che la giovane avrebbe viaggiato ad una velocità di almeno 80 chilometri orari, poi lo scontro fatale e la morte del giovane.
Non si tratta del primo e unico episodio visto che nel passato le era stata sospesa la patente: si sarebbe rifiutata di sottoporsi al test antidroga. A distanza di sei mesi, invece, aveva ottenuto nuovamente la licenza di guida. Al momento l’unico a commentare è stato l’avvocato Paolo Leoni che ha raccontato il rimorso emerso dopo la tragedia. “Ho rovinato quella famiglia, non ha senso che io viva ancora. Mi chiede se i genitori della vittima ce l’hanno con lei“, ha ribadito la giovane parlando con il suo avvocato.
La dinamica
Francesco Valdiserri era un giovane 18enne investito e ucciso sulla via Cristoforo Colombo il 20 ottobre 2022: al momento dell’impatto stava camminando con un suo amico sul marciapiede, improvvisamente una vettura lo ha travolto e ucciso. La pena inflitta è superiore rispetto ai 4 anni e sei mesi richiesti dal pm Amelio.
La giovane dovrà pagare 800mila euro complessivi di provvisionale alla famiglia. Da un lato il tasso alcolemico superiore tre volte rispetto al limite consentito, dall’altro un precedente provvedimento di ritiro della patente per un motivo simile, a seguire le analisi sull’impatto importale avvenuto sulla Colombo. Proprio per questo, di conseguenza, gli avvocati hanno proteso per il rito abbreviato, garantendo alla donna uno sconto di pena.
La condanna per l’omicidio stradale va da 8 a 12 anni di reclusione, ma con il rito abbreviato c’è la riduzione di un terzo della pena, da qui la decisione dei giudici di condannarla a cinque anni di carcere. Adesso emergono delle novità che riguardano direttamente il caso del giovane travolto e ucciso a Roma dalla ragazza che era alla guida della vettura sbandata oltre il limite di velocità consentito.