Una ragazza di 18 anni ha denunciato alla polizia di aver subito una violenza nella zona del lungolago di Como.
Arriva da una turista austriaca 18enne la denuncia per una violenza che sarebbe avvenuta durante la notte fra domenica 9 e lunedì 10 luglio 2023 sul lungolago di Como.
Proprio la giovane ha parlato di essere rientrata nel b&b che condivideva con una sua amica, raccontando i terribili momenti vissuti. Momenti di grande confusione, poi la chiamata alle forze dell’ordine e la denuncia di quanto accaduto nelle ore precedenti.
Il racconto della ragazza
Gli investigatori della Questura di Como ha parlato di un racconto “assolutamente credibile” e avviato di conseguenza tutte le indagini sul caso. L’allarme al numero di emergenza è arrivato alle 4.45 della notte precedente con l’operatore che ha allertato i colleghi dopo l’allarme lanciato per un’aggressione a sfondo sessuale.
Le forze dell’ordine hanno “preso molto sul serio” quanto segnalato al telefono e si sarebbero subito diretti verso la struttura ricettiva in cui la giovane alloggiava insieme ad un’amica.
Nel frattempo le forze dell’ordine stanno cercando di risalire al responsabile della violenza, con tanto di analisi del sistema di videosorveglianza di zona. Le telecamere potrebbero infatti offrire più di un supporto per risolvere la delicata vicenda.
Sul posto un’ambulanza della Croce Rossa che ha raggiunto la stanza in cui si trovava la turista, poi la scelta di portarla all’ospedale Sant’Anna per ricevere tutte le cure del caso, nonché per i controlli. Nel nosocomio, infatti, la vittima della violenza è stata visitata e ha raccontato quanto accaduto.
Cosa è emerso
La giovane ha spiegato che era uscita insieme all’amica per fare una passeggiata sul lungolago, poi la decisione di trascorrere la serata in un locale. Proprio qui avrebbe incontrato un giovane, l’amica sarebbe rientrata in stanza mentre la 18enne si sarebbe attardata fino all’orario di chiusura del locale.
La giovane avrebbe parlato di essere rimasta in balia dell’aguzzino probabilmente per circa due ore. Dopo le dimissioni dall’ospedale è stato necessario un incontro con le forze dell’ordine, presso gli uffici di polizia, così da supportarla con personale specializzato nel supporto delle donne vittime di violenza.