Gli incentivi di bonus e Superbonus per la casa sono da discutere per la futura Legge di bilancio. Non mancano le novità che puntano dritte verso una idea sempre più green.
Il Governo guidato dalla presidente Giorgia Meloni si sofferma sul futuro e parla di un nuovo pacchetto di detrazioni che possa rivoluzionare gli incentivi. L’intenzione resta sempre quella di superare le criticità emerse di recente, così da offrire una maggiore scelta per i cittadini.
Allo stato attuale l’intenzione è quella di creare uno schema contributivo per la riqualificazione antisismica ed energetica, puntando su aliquota di detrazione pari al 60%, con tanto di spesa massima di 100mila euro: sarebbe così possibile detrarla in 10 anni, destinandola alla prima casa sempre più rispettosa dell’ambiente.
Quali sono le novità
Il beneficio economico potrà salire anche al 100% per coloro i quali hanno una reddito ISEE al di sotto dei 15mila euro. In ogni caso potrebbe essere inserito un premio per chi ha una maggiore efficienza della casa in cui vivo: sarà possibile effettuare un salto progressivo non indifferente nella classe energetica.
Tutti questi elementi devono però tenere in debita considerazione la scadenza dei bonus attualmente in vigore, la cui maggior parte è datata 2024, senza dimenticare le risorse da mettere a disposizione. Nel frattempo, però, il ministero dell’Economia avrebbe parlato di una vicenda da seguire con attenzione e cautela, specialmente sul fronte delle coperture finanziarie.
Proprio per questo l’intenzione è quella di valutare i margini per poter manovrare, non dimenticando come in gioco ci siano cambiamenti per potenziali e almeno 7,7 milioni di edifici in Italia. Questo tipo di riforma va oltre e punta al 2035 come obiettivo da raggiungere per una maggiore efficienza energetica: si tratta di una proposta di legge presentata dalla Lega.
Le novità per rispettare l’ambiente
La proposta di legge prevede la possibilità di arrivare alla detrazione del 100%, rispettando però dei requisiti ben precisi. Innalzati i criteri per i contribuenti con reddito ISEE non superiore ai 15mila, nello specifico per i lavori effettuati sulle principali abitazioni. Nel caso specifico, inoltre, aumenta il criterio del quoziente di famiglia, così come già previsto per il Superbonus.
Emerge in questo caso anche l’obbligo di raggiungere la classe “E” entro il 2035: la decisione emerge per i lavori sugli edifici che hanno una classe energetica “G”. Nel pieno rispetto dei requisiti, infatti, la detrazione potrebbe essere fruita anche con cessione credito o sconto in fattura.
La metodologia utilizza potrebbe infatti servire per risolvere più di qualche problema, in primis la questione dei cosiddetti incapienti. Sarebbe inoltre in programma l’analisi sulle possibilità, da parte delle banche, di erogare prestiti ai contribuenti incapienti (chi denuncia un basso reddito e ne rispetta i requisiti).
La riqualificazione del patrimonio immobiliare e la scelta di un consumo sempre più rispettoso dell’ambiente, nel rispetto quindi delle energie rinnovabili, è cosa già presente nel Piano nazionale per l’energia e il clima (Pniec). A predisporlo è stato il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica guidato da Gilberto Picchetto Fratin. L’obiettivo è una maggiore consapevolezza dell’energia pulita, rispettando anche i lavori da sostenere all’esterno e all’interno delle rispettive abitazioni.