Il caso della presunta violenza sessuale di cui il giovane Leonardo La Russa è stato accusato entra nel vivo. Oggi in questura è stata sentita la 22enne, che lo ha denunciato e conferma le accuse. Gli inquirenti sentono anche le amiche.
Sono trascorsi quasi due mesi da quella notte in cui Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, incontra all’Apophis di Milano la 22enne che non vedeva dal liceo e decide di trascorrere la serata con lei a casa dove, l’indomani mattina, racconta la giovane, si sente come se fosse accaduto qualcosa di brutto.
Lui conferma che hanno avuto un rapporto sessuale. Lei non ricorda assolutamente nulla. Chiama al cellulare l’amica con cui la sera precedente – il 18 maggio scorso – era andata a ballare e le chiede cosa fosse accaduto. L’amica le racconta che era “sconvolta”, troppo su di giri dopo aver bevuto il drink offerto dal 20enne La Russa. “Sicuramente mi ha drogata e ha abusato di me”, ipotizza la ragazza. La giovane lascia l’appartamento – in casa c’era anche il padre di Leonardo, Ignazio La Russa – e confida tutto alla madre che accompagna la figlia al centro Antiviolenze della clinica Mangiagalli di Milano per i controlli del caso.
La ragazza però non denuncia lo stupro. Impiegherà 42 giorni prima di decidere di sporgere querela nei confronti di Leonardo La Russa, indagato da quel momento di violenza sessuale. Ma in questa storia ci sono alcune certezze e molti punti da chiarire. Oggi, 11 luglio, è iniziato verso mezzogiorno il primo esame della presunta vittima da parte del procuratore aggiunto Letizia Mannella, del pm Rosaria Stagnaro e del capo della squadra mobile Marco Calì che hanno sentito la 22enne sui fatti.
Caso Leonardo La Russa, attese le 3 amiche in procura
E’ stata sentita dai pm la presunta vittima di stupro nella mattinata di oggi. Adesso toccherà anche alle tre amiche che erano con lei la notte tra il 18 e il 19 maggio scorso e spiegare cosa hanno visto prima che la 22enne andasse via dalla discoteca con Leonardo La Russa.
La mattina seguente la ragazza si sveglia nuda nel letto di La Russa. Non ricorda nulla, è stordita. I fatti di quello che accadde la sera precedente sono ormai noti alla cronaca italiana ma alcuni passaggi rimangono ancora oscuri. La ragazza a distanza di 42 giorni denuncia il 20enne e scrive nella querela che è lo stesso Leonardo a raccontarle cosa è successo. “Gli ho chiesto spiegazioni, non ricordavo nulla”. Lui le dice di essere “tornati a casa dopo la discoteca e di aver avuto un rapporto sotto effetto di sostanze stupefacenti. Non solo con lui ma anche con un suo amico dj”.
Da queste rivelazioni scioccanti la 22enne inizia a messaggiare con la sua amica. Le racconta quello che Leonardo le ha detto. Ed è proprio l’amica colei che per la prima volta parla della possibilità che le sia stato sciolto qualcosa nel drink bevuto in discoteca. “Amo penso che lui ti abbia drogata, ma tu non mi ascoltavi, sei corsa via e non ti ho più trovata”.
La presenza in casa di Ignazio La Russa e il mix di sostanze ingerite dalla ragazza
La presunta vittima di violenza sessuale capisce di trovarsi nell’appartamento della famiglia La Russa il giorno dopo perché ricorda che il padre di Leonardo, Ignazio La Russa, dopo mezzogiorno, si è affacciato in camera del figlio per un attimo.
Quando la 22enne, come cita Repubblica, “presa dalla vergogna” chiede al 20enne i suoi vestiti rimasti al piano di sotto, racconta di aver visto il padre di Leonardo. La giovane continua a ricordare: “Erano circa le 12.30 quando il presidente del Senato si affacciò nella camera e vedendomi nel letto se ne andò via”.
Infine, uno dei punti cruciali della vicenda è quello di capire se il miscuglio ingerito dalla ragazza quella sera, anche senza sostanze sciolte nel drink, possa averle provocato, come specificato nella denuncia: una “completa amnesia”. Il referto medico effettuato dalla clinica Mangiagalli sulla ragazza l’indomani il presunto stupro non indica “lesioni evidenziabili ma rileva tracce di cocaina, cannabis, e anche di benzodiazepine”. La stessa 22enne ha ammesso di far uso abituale di tranquillanti prescritti dal medico. Il nodo da sciogliere ora è capire se questi farmaci mixati con l’alcol assunto quella sera e le droghe, potrebbe aver provocato l’amnesia.
La 22 conferma le accuse a Leonardo
È’ stata sentita per circa tre ore dai magistrati milanesi e dagli investigatori della squadra mobile la 22enne che accusa di violenza sessuale Leonardo Apache La Russa. La ragazza avrebbe confermato le accuse contenute nella sua denuncia, avrebbe dunque ribadito che il presunto aggressore le ha passato un drink e poi l’avrebbe portata a casa sua senza che lei ricordi nulla. Nel pomeriggio in questura a Milano vengono sentite anche le amiche della ragazza che erano con lei nel locale milanese.