Filippo Facci e l’ondata di proteste che lo ha travolto potrebbero decretare un incidente di percorso nel cammino televisivo del giornalista: cosa emerge dopo l’articolo su Leonardo Apache La Russa.
Il giornalista del quotidiano Libero sta vivendo un momento particolare in seguito alle proteste per l’articolo sulla vicenda del giovane La Russa, figlio del presidente del Senato.
Filippo Facci ha parlato della presunta vittima della violenza come di una giovane “indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa“, da qui le polemiche.
Il caso
E ora il suo approdo in Rai rischia nuovamente un contraccolpo ancora prima di iniziare. Da viale Mazzini si è aggiunto infatti un altro problema che lo riguarda direttamente. Non c’è soltanto spazio per la vicenda La Russa, la questione va ben oltre mostra l’ammonimento, ricevuto dalla Questura di Milano, che lo vede protagonista.
La sua ex compagna lo avrebbe denunciato per stalking, ma Facci ha già fatto le precisazioni del caso. Proprio il giornalista parla della denuncia come di “un atto dovuto” avvenuto in seguito allo scambio acceso di e-mail con la madre dei suoi figli. “Questi sono gli attacchi a me sono un pretesto per attaccare il governo“, ha ribadito il cronista di Libero.
La situazione continua a peggiorare e adesso la guida della striscia quotidiana, poco prima del Tg2 delle ore 13, potrebbe non essere così certa. Si sarebbe dovuta chiamata “I Facci vostri“, ma la sua presenza nel palinsesto (partenza 18 settembre 2023) non sembrerebbe così certa, anzi.
E adesso la questione sarà analizzata dal Consiglio di amministrazione della televisione pubblica, così come già ampiamente ribadito dal consigliere Riccardo Laganà con un messaggio su Twitter.
L’invio della sua lettera ai vertici dell’azienda è un chiaro invito “alla luce dei fatti recenti e pregressi il collaboratore scelto è in linea con i valori etici e la mission del servizio pubblico. All’indignazione e alle proteste devono seguire atti concreti“, ribadisce. Un possibile addio complicato, ma che non ha alcun problema di natura contrattuale visto che non sarebbe stato firmato ancora nulla.
Il commento del protagonista
Filippo Facci continua a difendersi e a rispedire al mittente tutte le accuse. “Sono il pretesto per cannoneggiare il governo, qualsiasi giornalista in questa fase si trova a vivere una specie di ricatto“, commenta il cronista di Libero al centro di una doppia polemica a dir poco incandescente. Nel frattempo il giornalista commenta quanto accaduto e lo fa anche ai microfoni dell’Agi.
“Vale per chiunque sia intervenuto su questa polemica e abbia addirittura ritenuto di investirne la Rai, colpevole di avermi proposto dal settembre prossimo una collaborazione per ora neppure formalizzata”, precisa Facci.
A suo dire l’accusa di stalking, con tanto di ammonimento, è una questione “di pochissimo conto: parliamo di una persona che io ho lasciato nel 2019“, precisando che si tratterebbe di un “solo scambio di email. Questa persona l’ho anche denunciata perché mi ha messo le mani addosso davanti ad altri“, conclude Facci.