La nuova carta solidale per gli acquisiti è prossima ad entrare in vigore: a chi si rivolge il nuovo sussidio e cosa è previsto per il suo ritiro. Tutte le informazioni a riguardo.
La carta solidale si chiama “Dedicata a te” ed è utile un elemento che entrerà in vigore il prossimo martedì 18 luglio. Si tratta di un nuovo aiuto che non viene richiesto direttamente dagli interessati.
Le persone vengono individuate dall’Inps, dietro la collaborazione dei vari Comuni, con tanto di comunicazione. L’invito è quello di recarsi presso un qualunque ufficio postale per il ritiro.
L’annuncio della presidente Meloni, di cosa si tratta
Proprio la carta solidale fa parte di un fondo di 500 milioni di euro che è presente nell’ultima Legge di Bilancio. Si parla di uno stanziamento complessivo che riguarderebbe 1,3 milioni di famiglie.
I nuclei riceveranno ogni anno su PostePay 382,50. In questo caso sarà possibile acquistare prodotti alimentari presso rivenditori che hanno deciso di aderire alla convenzione.
Dal decreto è escluso qualsiasi tipo di bevanda alcolica. I negozi, in ogni caso, sono invitati ad applicare lo sconto sui prezzi di acquisto: si tratta di circa il 15%. L’obiettivo è in questo caso quello di arginare l’impatto derivato dall’inflazione.
Tra le diverse misure che stiamo mettendo in campo per dare un concreto e incisivo sostegno alle famiglie maggiormente colpite dalla crisi, e in generale dal caro prezzi, oggi presentiamo la carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni di prima necessità. Il Governo c’è ed è… pic.twitter.com/Cd3GWIaU7F
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) July 11, 2023
A chi si rivolge
Inps e Comuni lavorano per individuare i destinatari della carta solidale. Si parte dalle persone iscritte all’anagrafe, con una situazione economica con ISEE non superiore a 15mila euro, poi l’analisi degli archivi dei nuclei familiari con determinate caratteristiche. Priorità a chi soddisfa determinati criteri come nuclei con almeno tre componenti, di cui uno nato entro il 31 dicembre 2009, oppure entro il 31 dicembre 2005.
In alternativa è possibile tutto questo senza minori a carico, ma con almeno tre componenti nella famiglia. Nei casi appena città è fondamentale che il criterio principale sia rispettoso dei limiti derivati dall’ISEE.
La carta è rivolta in sostanza alle famiglie composte da almeno tre persone, ma quelle con figli a carico di 14 anni d’età hanno la priorità su quelle con minori di 18 che, però, restano comunque prioritarie rispetto alle altre. Da questo supporto economico sono esclusivi i nuclei che ricevono il reddito di cittadinanza, quello di inclusione, Naspi o altra tipologia di ammortizzatore sociale.
Basterà in ogni caso attendere la comunicazione ufficiale e non tralasciare questo importante dettaglio: non ci sarà bisogno di alcuna iscrizione. In ogni caso alcuni Comuni raccomandano sul proprio sito di riferimento di aggiornamento il nominativo sul citofono e anche sulla cassetta della posta. Dopo aver ritirato la carta presso l’ufficio postale basterà effettuare un acquisto entro il prossimo 15 settembre, così da non ricevere la revoca del beneficio.
Altri dettagli, gli errori da non commettere
Ma i criteri non finiscono qui perché esista una distribuzione equa fra i vari Comuni: il 50% della carte viene ripartito in base alla proporzione della popolazione, la parte restante in base al reddito pro capite del Comune e a quello italiano.
Le località con maggiori problemi, in sintesi, avranno un numero maggiore di carte. Per fare qualche esempio Palermo riceverà meno di 20mila tessere, Milano circa 15mila, 30mila Roma, 31mila Napoli.
Fonti ministeriali ribadiscono che la carta non va confusa con quella istituita nel 2009 e resa disponibile fino ad ora, seppur con qualche modifica. Si tratta in entrambi i casi di tessera emessa da Poste, ma riservata a nuclei con minori di 3 anni o ultra 75enni. Nel caso specifico, inoltre, viene caricata ogni due mesi con un importo pari a 80 euro: i possibili destinatari devono fare richiesta, non avviene l’automatico accredito.