Sono passati 30 giorni dalla scomparsa della piccola Kataleya, svanita nel nulla dall’ex hotel Astor di Firenze. Dopo un mese la madre svela: “Mia figlia è viva ma l’Italia ci ha abbandonati”
E’ come se fosse svanita nel nulla, così all’improvviso la piccola Kataleya Alvarez. Era lo scorso 10 giugno quando dall’ex hotel Astor di Firenze la bambina non si è più trovata. Da quel giorno le ricerche per il ritrovamento sono andate avanti battendo ogni possibile pista.
Dal sequestro premeditato per estorsione alla pista in Romania passando ai sospetti del furgone bianco parcheggiato davanti la struttura abbandonata e al mistero del cancello. Ogni pista ipotizzata dagli investigatori, però, non ha portato al ritrovamento della bimba.
Oggi, dopo un mese dalla scomparsa, la madre di Kata, Katherine Alvarez, racconta a il Messaggero le sue sensazioni: “Io percepisco che mia figlia è ancora viva. Però ci sentiamo abbandonati, avvertiamo l’indifferenza dell’Italia. Ho l’impressione che non si stia facendo abbastanza per ritrovarla e che nei primi giorni si sia perso tempo prezioso a cercarla inutilmente nell’hotel”. Che fine ha fatto Kata.
Un mese dopo la scomparsa di Kataleya. Le parole della madre
Dal 10 giugno scorso Kataleya Alvarez è come se fosse stata “inghiottita in un buco nero”. Le parole della madre intervistata da il Messaggero. Della piccola Kata (5 anni) non ci sono tracce. Le ultime immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona la riprendono intorno le 15.00 mentre si trova all’interno dell’ex hotel occupato abusivamente dallo scorso settembre da alcune famiglie provenienti dall’Ecuador, Perù e Romania.
Dal giorno della scomparsa, per favorire le ricerche, la struttura è stata sgomberata. Le 132 persone che abitavano al suo interno sono state trasferite. Ma della bimba nessuna traccia. Il mistero rimane: come sia uscita Kataleya dall’ex hotel Astor e con chi rimane un giallo. Neanche la madre di Kata sa dove possa essere la figlioletta: “Non ne ho idea. Non saprei nemmeno dove cominciare a cercarla. Un mese senza sapere nulla della mia bimba è un’eternità”. Racconta al quotidiano.
Poi continua esprimendo le sue sensazioni da mamma: “L’unica cosa che sento è che è ancora viva. Ho questa sensazione, spero di non sbagliarmi. Per il resto sono confusa. Finora non l’hanno trovata a Firenze. Magari l’hanno portata all’estero. Per questo voglio che la sua foto venga condivisa anche fuori dall’Italia. Intanto io ho iniziato ad inviare la foto di mia figlia anche alle mie amiche e conoscenti in Francia e Germania. Inoltre la diffondiamo su internet”.
Il punto sulle indagini 30 giorni dopo la scomparsa
Le indagini dopo un mesa dalla scomparsa di Kataleya puntano ancora sul racket delle stanze ma anche sul mistero del furgone bianco. Ed è prevista per questa sera a Firenze una manifestazione a cui parteciperanno anche i genitori.
Mentre dalle immagini della videocamera dell’azienda sita nelle vicinanze dell’ex albergo Astor si sente prima il rumore di un oggetto che cade, poi, sette minuti dopo, il rumore di un motorino che arriva in via Monteverdi. Un uomo non identificato carica su quel furgone qualcosa, chiude la portiera e si allontana in retromarcia.
Intanto, i due fratelli titolari della ditta del furgone sono perquisiti dagli agenti ma non risultano indagati. Insomma, al momento la piccola di 5 anni sembra essersi volatilizzata. E’ possibile che nessuno abbia visto niente? Katherine, mamma di Kata, conclude affermando che da parte dell’Italia, al momento sente una grandissima indifferenza. “Non so se dipende dal fatto che siamo stranieri. Nessuno si è avvicinato a me, a dirmi cosa fare. Nessuno, nemmeno il sindaco. Ho solo l’aiuto del mio avvocato. Mi sono rivolta direttamente alla Meloni. Siccome è anche una mamma. Chiedo solo un aiuto a cercare mia figlia”.