Si segue una nuova pista per l’omicidio di Michelle Causo, la droga e i ricatti social in primo piano. Comparse minacce in codice per il 17enne. Cosa non ha raccontato il killer? Venerdì i primi risultati delle analisi sui cellulari
Sono attesi per oggi alle 11.00 i funerali della 16enne Michelle Maria Causo nel quartiere di Primavalle, a Roma. Nel frattempo, il lavoro degli investigatori procede spedito nella ricerca della verità. Ed è proprio la verità che si cerca tra le parole non dette dell’assassino.
Seppur i genitori di Michelle hanno da sempre negato un coinvolgimento della figlia nell’ambito della droga, la pista seguita dagli inquirenti è proprio questa coadiuvata da una nuova pista, quella dei ricatti social del 17enne ad alcune ragazzine.
Spuntano le minacce in codice per O.D.S. davanti casa. Una scritta in rosso sull’asfalto recita: “Infame”. Preso di mira anche il profilo Instagram del ragazzo che conta oltre 15mila followers dopo il cruento fatto. Accusato della morte della giovane, intanto l’omicida è rinchiuso nel carcere minorile dopo la convalida dell’arresto.
Michelle Causo, le minacce all’assassino davanti casa. Cosa si nasconde dietro
E’ comparsa ieri mattina una prima scritta davanti casa dell’assassino. Sull’asfalto dopo il marciapiede, ce n’è un’altra che recita: “Hai vita breve, pezzo di m. Oliver”. Secondo quanto riporta Repubblica stamani, anche la targhetta del citofono di casa in via Dusmet risulta imbrattata.
Secondo il quotidiano non si tratta di mera vendetta di alcuni residenti del quartiere ma il tempo della comparsa delle scritte potrebbe nascondere altro. Infatti, le minacce sono apparse dopo il racconto di Lavinia, un’amica di Michelle Causo, che aveva dichiarato il debito di 1.500 euro e non 20 del giovane nei confronti della 16enne. Questo potrebbe essere il movente del delitto e il tentativo del killer di disfarsi del cadavere.
Chi ha scritto le minacce dinanzi il portone dell’omicida forse voleva lanciare un segnale proprio al giovane. Gli inquirenti non escludono che Michelle sia stata mandata da qualcuno a riscuotere il denaro. Se così fosse avrebbe senso anche la questione della droga che il ragazzo produceva e rivendeva agli amici sui social, la purple drank.
Il killer ricattava le ragazzine sui social. La nuova pista seguita dagli investigatori e le verità non dette
Dopo la pista della droga e il debito, gli inquirenti parlano anche di una nuova pista. Secondo il Corriere della Sera, la discussione accesa tra Michelle e Oliver poi terminata con la morte della ragazza, avrebbe a che fare con un problema legato alla giustizia dello stesso O.D.S.
Il 17enne avrebbe ricattato alcune giovani ragazze conosciute sui social network. Nel frattempo l’avvocato del minore, il legale Daniele Meles, mantiene il silenzio sull’intera faccenda. Sul movente del delitto di Michelle Maria molte ancora le verità non dette. Tutte, però, sono contenute nelle chat che la 16enne si è scambiata con il suo aguzzino accusato di averla uccisa con una ventina di coltellate, lo scorso 28 giugno alla periferia ovest della città.
I risultati delle analisi dei due cellulari sono attesi per il prossimo venerdì. Da questi si potranno ricostruire gli ultimi giorni prima del delitto della ragazza. Ma non solo, si potrà chiarire anche se il ragazzo sia stato aiutato in qualche modo da qualcuno dei suoi amici dopo aver assassinato la giovane. Per questo, oltre alle testimonianze delle persone già sentite, resta preziosa l’acquisizione delle chat di Whatsapp nonché dei tabulati telefonici. Oggi, alle 11.00 sono previsti i funerali di Michelle Maria Causo in una cerimonia blindatissima. Il fidanzato Flavio, secondo quanto riferiscono alcune fonti informate sui fatti, avrebbe acquistato un paio di fedi nuziali per lui e la fidanzata Michelle.