A distanza di un anno dal ritrovamento del cadavere dell’anziano trovato morto in un sacco a pelo, oggi arriva la svolta nelle indagini con l’identificazione dell’uomo. A nascondere il corpo in Abruzzo dalla Puglia i 3 figli e la nuora dell’81enne. Il motivo agghiacciante
Le indagini sul giallo di Castravolava, frazione di Anversa degli Abruzzi, nella zona di Sulmona, in provincia dell’Aquila, sono finalmente ad una svolta decisiva. Dopo che lo scorso 30 luglio due escursionisti trovarono in un sacco a pelo il cadavere di un uomo nudo e avvolto in un lenzuolo lungo un sentiero, oggi si è giunti finalmente all’identikit della vittima.
Il corpo in avanzato stato di decomposizione e mangiato in buona parte dagli animali selvatici, avevano reso impossibile la sua identificazione ma grazie ad una placca impianta nel femore la procura di Sulmona e i carabinieri del Nucleo Investigativo dell’Aquila sono riusciti a risalire all’identità dell’anziano. Lui è Bruno Del Negro, 81enne originario di Trani.
Ma quello che più di tutto sconvolge è il movente per il quale i tre figli e la fidanzata di uno di loro sono stati iscritti nel registro degli indagati. I quattro sono accusati di soppressione di cadavere, truffa ai danni dell’Inps e utilizzo indebito del bancomat dell’uomo. L’81enne pugliese era un ex dipendente della Asl in pensione e i figli per continuare a percepire la pensione del padre, ben 3mila euro mensili, avrebbero nascosto il cadavere spostando il corpo senza vita dalla Puglia sino in Abruzzo.
Il cadavere rinvenuto il 30 luglio del 2022 da due escursionisti in Abruzzo appartiene a Bruno Del Negro, 81 anni pugliese. A nascondere il corpo dell’anziano ex dipendete Asl e continuare a riscuotere la pensione i tre figli dell’uomo.
Tutti e tre con la complicità anche della compagna di uno di loro avrebbero deciso di disfarsi del cadavere, senza però denunciarne la morte. Avrebbero così denudato la salma e chiuso l’uomo in un sacco a pelo. Ma non finisce qui, perché i quattro indagati avrebbero poi deciso di intraprendere un lungo viaggio dalla Puglia fino in Abruzzo per abbandonare il cadavere convinti che in quel sentiero tra i boschi nessuno l’avrebbe notato.
Ma qualcosa è andato storto quando, il 30 luglio scorso due escursionisti battendo proprio quel sentiero, si sono imbattuti nel sacco a pelo scoprendo l’orrendo cadavere in evidente stato di decomposizione. Allertati immediatamente i soccorsi, sono iniziate le ricerche per capire a chi apparteneva quel corpo.
Bruno Del Negro, allettato da molto tempo, sarebbe deceduto nella sua casa a Trani. Ad accorgersi della morte uno dei tre figli dell’uomo. Immediatamente la “scintilla” si accende nei fratelli, bisogna trovare un modo per continuare a percepire la pensione cospicua dell’anziano padre. Così, il piano si fa strada tra i pensieri. Uno di loro, in combutta con la compagna, propone di abbandonare il corpo mettendolo in un sacco a pelo acquistato poco prima.
Una volta sistemata la salma nel sacco, decidono di abbandonarlo lungo una stradina di Castrovalva, dopo aver percorso con circa 350 km in auto da Trani. Così dopo aver lasciato il cadavere del padre i tre figli hanno continuato ad intascare la pensione da 3mila euro al mese e ad utilizzare il conto corrente dell’81enne.
In totale i quattro indagati hanno sottratto a Del Negro un totale di circa 60mila euro. Ora tutti quanti sono indagati per soppressione di cadavere, truffa ai danni dell’Inps, indebito utilizzo di carta bancomat ma anche per non aver denunciato la morte del familiare.
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