Il caro voli è uno dei problemi che sta creando non poche difficoltà a milioni di passeggeri in partenza durante queste vacanze estive.
Gli aumenti anomali del costo dei biglietti sono un grosso grattacapo per milioni di persone che si devono mettere in viaggio durante il periodo estivo. Sulla vicenda è intervenuto anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi che ha parlato di “aumenti anomali“.
Nel frattempo c’è stato un incontro al ministero delle Imprese fra le compagnie aeree al centro dei rincari in Italia e Benedetto Mineo, conosciuto come “Mister Prezzi“. Gli aumenti anomali hanno comportato un confronto inevitabile per comprendere quanto stia accadendo.
Cosa sta accadendo
Convocazioni separate per i rappresentanti di varie compagnie aeree come Ita Airways, Ryanair, Easyjet, Wizz Air, Malta Air, Aeroitalia e Neos. Al centro del dibattito c’è ovviamente l’analisi su cosa abbia potuto provocare un aumento dei costi per acquistare i biglietti aerei. Nel frattempo sono sul piede di guerra anche le associazioni dei consumatori che hanno chiesto un intervento dell’Antitrust per verificare eventuali abusi, derivati da posizione dominante, da parte delle compagnie aeree.
Controlli della Guardia di Finanza potrebbero arrivare, ma la speranza è quella di evitare un nuovo aumento dei costi che ha già creato non pochi disagi alle persone in partenza per le vacanze estive. Nel corso della riunione sono stati chiesti dei dati, sempre nel pieno rispetto delle regole sulla privacy.
Le associazioni dei consumatori chiedono proprio alla Finanza di intervenire addirittura con ispezioni nelle sedi italiane delle compagnie citate, al momento è però difficile stabilire se tutto ciò accadrà o meno. Ma in caso di sospetto di reato ci sarebbe anche la possibilità di un intervento, con tutte le conseguenze del caso.
Anche l’stat non è da meno e ha tracciato un bilancio sui costi: lo scorso maggio i prezzi sarebbero aumentati del 40% rispetto all’anno precedente, nonostante il calo dei costi del carburante. Nello specifico l’analisi riguarda alcune città e varie tratte che collegano Roma, Milano, Cagliari, Catania, Palermo e Venezia.
Le compagnie hanno già ribadito di essere disposte a collaborare, ribadendo però che i rincari sarebbe diretta conseguenza dell’eccesso di domanda rispetto all’offerta. Altro problema segnalato sarebbe quello dei ritardi nelle consegne dei nuovi aerei, nonché difficile reperimento del personale e l’esborso del carburante acquistato nei mesi precedenti. Al momento l’unica certezza è questa: le compagnie avranno dieci giorni di tempo per consegnare tutti i dati, nello specifico soltanto quelli delle tariffe base.
Il Garante chiede spiegazioni
La conferma arriva dal ministero guidato da Adolfo Urso che ha già incontrato le principali compagnie aeree. L’analisi è sulle dinamiche in evoluzione dei prezzi medi dei biglietti aerei, nello specifico quelli degli ultimi mesi.
“Alla luce dei dati diffusi da ISTAT relativi al mese maggio 2023, che hanno fatto registrare aumenti medi del 40% su base annua, durante gli incontri alle imprese sono state chieste spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi e in particolare su determinate tratte che hanno visto una variazione anomala, che dovranno essere fornite entro 10 giorni“, si legge nella nota diffusa dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il Garante ha comunque ribadito che la prossima riunione della Commissione per il monitoraggio dei prezzi si terrà il 20 luglio 2023. Tutto ciò servirà a confrontare dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili, ma l’obiettivo resta sempre quello: accertare la regolarità del modus operandi e scoprire eventuali illeciti.