Autovelox, attenzione è la parola d’ordine: il metodo infallibile per evitare di prendere multe mentre si guida.
Viaggiare d’estate è un must, ma sempre meno persone lo fanno in macchina. Tuttavia, visto l’aumento di prezzi rispetto a treni e aerei, la tendenza a viaggiare in auto sta lentamente tornando in auge. Non ai livelli degli anni ’90, ma comunque le percentuali di automobilisti per il mese di luglio e agosto sono in aumento.
Quindi rimanere all’erta nel corso della circolazione è il minimo. Attenzione soprattutto ai limiti di velocità, per questo ci sono gli autovelox: dispositivi elettronici che calcolano quando un pilota supera il limite di velocità su autostrade e strade extraurbane. I dispositivi calcolano la velocità di crociera e scattano una “fotografia” che immortala il passaggio dell’auto e la targa: questi ausili popolano le nostre strade dai primi anni 2000.
Ormai anche il navigatore satellitare li segnala: in presenza di autovelox è consigliabile rallentare. Mantenere i limiti di velocità indicati. Altrimenti scatta la foto e successivamente arriva una contravvenzione non proprio agevole da saldare. A seconda dei casi l’ammontare è più o meno massiccio, appurato questo occorre fare i conti anche con il posizionamento dei rilevatori.
Leggenda vuole che determinati tipi di autovelox siano considerati come “finti”. I dispositivi considerati erroneamente inattivi sono quelli che il più delle volte vengono classificati come “arancioni”. Il sentore della gente comune, però, è presto smentito: quei tipi di rilevatori non sono fittizi. Nè tantomeno servono per scoraggiare gli utenti ad andare a pieno regime, funzionano a tutti gli effetti.
Quindi non fidatevi del vostro istinto solo perchè siete al cospetto di un dispositivo dalla differente conformazione: la prudenza non è mai troppa al volante, specialmente in prossimità degli autovelox. Sono lì non solo per far pagare i contravvenenti, ma anche e soprattutto per evitare incidenti.
I limiti di velocità sono importanti: è bene ricordarlo non solo dopo scabrose tragedie. Anche e in particolar modo prima. Al fine di evitare epiloghi che abbiamo imparato a conoscere grazie alla cronaca. Navigatore alla mano e tanta prudenza. L’attenzione è – e resta – il miglior compagno di viaggio.
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