Omicidio Michelle Causo, perché si segue la pista della droga. La confessione del killer è terribile

Dietro l’omicidio di Michelle Maria Causo spunta la pista della droga. I familiari della vittima non ci credono. Intanto il killer ha dichiarato: “Non è morta subito, l’ho lasciata agonizzante”. L’annuncio del fidanzatino per i funerali

Cosa si nasconde dietro l’omicidio della 16enne Michelle Causo avvenuto a Primavalle? Secondo quanto si apprende, nelle indagini si segue una nuova pista, quella legata allo spaccio della droga. I genitori di Michelle Maria non credono a questa ipotesi, eppure tra la vittima e il suo assassino, il ragazzo 17enne Oliver, nato in Italia da genitori della Sri Lanka, c’è qualcosa di losco da chiarire.

Lui, il killer non ha ancora un movente e per trovarlo gli investigatori si stanno concentrando sugli aspetti ancora oscuri del fatto. In primis quel vuoto di tre ore tra la morte della ragazza e l’arrivo del 17enne in via Stefano Borgia. Non è ancora chiarito se sia uscito da casa in via Dusmet lasciando il cadavere della giovane o se abbia telefonato a qualcuno, raccontandogli quello che era accaduto.

Quello che è certo oggi è che Oliver ha accoltellato a morte Michelle utilizzando lo stesso coltello che usava per tagliare l’hascisc. Le indagini si concentrano anche su Purple Drank, nota come la “droga dei trapper” che si acquista su Telegram. e che O.D.S. produceva con un mix di sciroppo per tosse e prometazina per poi venderla attraverso una chat di Telegram.

Omicidio Michelle Causo, la droga al centro delle indagini

Oliver, il killer di Michelle Causo, vendeva su un canale Telegram la Purple Drank. La droga, come riporta oggi La Repubblica, veniva venduta direttamente all’acquirente, senza intermediari. I prezzi della droga in alcuni gruppi Telegram vengono riportati in bella vista sotto alle foto: “40 ml = 80 euro; 80 ml = 150 euro”. Con tanto di sconto per coloro che acquistano più sostanza.

Mentre, su altri gruppi c’è addirittura un menu delle varie droghe quali, fumo, cocaina, ketamina, mdma, vera Lean. Il pagamento è alla consegna, cash e lo stupefacente  arriva in tutta la città. Il responsabile dell’ambulatorio di Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza del Bambino Gesù di Roma, Stefano Vicari, spiega a Repubblica che “C’è chi comincia ad assumere il Purple alle scuole medie”.

“La codeina è un oppioide fortemente sedativo e mischiato con gli an tistaminici dà un effetto psicotropo. Chi la assume, in sostanza, cerca lo sballo. Spesso, da quanto ci raccontano i giovani che entrano in ospedale, ci si bevono sopra degli alcolici. In rete basta poco per rimediarle. Poi la ricetta della miscela comincia a circolare. La miscela a base di codeina è molto in uso. Abbiamo avuto casi anche delle scuole medie. È l’età dell’emulazione ed ecco che i casi aumentano.

La confessione del killer e l’annuncio del fidanzatino

Durante l’interrogatorio di garanzia al Gip avvenuto due giorni fa e durato ben 4 ore, il 17enne Oliver ha dichiarato di aver lasciato Michelle Maria Causo agonizzante sul pavimento di casa sua, in via Dusmet. Era immersa in un mare di sangue ma lui non ha fatto niente. Il ragazzo dice, come riporta il Messaggero: “Non è morta subito. Tremava tutta, aveva le convulsioni. L’ho lasciata morire, ormai era troppo tardi. Sapevo che mi avrebbero arrestato”.

Poi il 17enne continua il suo racconto: “Dopo che è morta ho pensato a come sbarazzarmi del corpo. Lo so, ho fatto una ca***ta”. Agli inquirenti, il ragazzo continua a ripetere di aver assassinato la 16enne per un banale motivo, “Le dovevo pagare qualche canna, non avevo i soldi e lei si è infuriata. Ho visto il coltello e l’ho usato”. La famiglia di Michelle non crede alle parole dell’omicida.

I funerali della giovane 16enne si celebreranno mercoledì alle 11.00 nella chiesa della Presentazione a Primavalle. Il padre di Michelle ha detto che durante la celebrazione il fidanzato della figlia, Flavio, sposerà, a modo suo, Michelle. Nel frattempo si attendono i riscontri dell’analisi dei cellulari della vittima e del suo carnefice.