Michelle Maria Causo è la giovane uccisa a Roma da un minorenne: tutto pronto per fiaccolata e funerali. Intanto le indagini vanno avanti. Nuove accuse per il killer 17enne.
Il caso di Michelle Maria Causo è quello di una minorenne uccisa a Roma: per il delitto è accusato un ragazzo minorenne. Intanto le indagini proseguono e non mancano le novità del caso.
Nei confronti del giovane spunta anche l’accusa di vilipendio di cadavere: il minorenne avrebbe trattato il corpo della giovane uccisa come un rifiuto da buttare via. Il cadavere della vittima è stato infatti ritrovato coperto con sacchi e posizionato su un carrello del supermercato.
Funerali già programmati
La scuola frequentata da Michelle Maria Causo ha organizzato una fiaccolata, in tutte le parrocchie di Primavalle sarà invece celebrate delle messe in suffragio della giovane uccisa lo scorso mercoledì 28 giugno: inizio previsto alle ore 18.45 di lunedì 3 luglio 2023.
L’obiettivo è quello di far partecipare, in modalità simultanea, tutte le persone sparse in diverse zone della città. Un messaggio di cordoglio e commozione per la ragazza uccisa e ritrovata senza vita nel quartiere Primavalle, a Roma.
L’intento è quello di far partecipare tutte le comunità della prefettura, a pochi giorni dai funerali che si terranno il prossimo mercoledì 5 luglio presso la parrocchia di Santa Maria della Presentazione, in via di Torrevecchia 1104. A celebrarla sarà il monsignor Baldo Reina, così come comunicato in una nota dal Vicariato di Roma.
I quartieri di Primavalle e Torrevecchia hanno infatti deciso di riunirsi per una fiaccolata in memoria della 17enne uccisa a Roma. E proprio sul profilo Instagram del fidanzato della giovane sarebbero emersi alcuni scatti per spiegare la manifestazione e altri eventi in programma.
“Le celebrazioni eucaristiche saranno seguite alle 18.45 dallo scampanio pasquale da tutti i campanili per esprimere un cordoglio che nella preghiera manifesta la forza della risurrezione, la vittoria della vita e del bene sulla morte e sul peccato. L’intento è quello di rendere spiritualmente partecipi tutte le comunità cristiane della prefettura in vista delle esequie“, si legge in una nota.
Cosa emerge dalle indagini
Al termine di un lungo interrogatorio, durato circa quattro ore, sarebbero emersi nuovi dettagli sulla morte della giovane Michelle Maria Causo. Il ragazzo accusato della morte del giovane non avrebbe chiamato i soccorsi, avrebbe visto la giovane morire davanti ai suoi occhi dopo le convulsioni durate alcuni minuti. In seguito, invece, avrebbe deciso di disfarsi del corpo, ritrovato soltanto dopo la segnalazione di alcuni testimoni.
Il giovane 17enne con la passione per la musica rap. “Non è morta subito, tremava tutta. Aveva le convulsioni“, si legge su Repubblica che cita testualmente le dichiarazioni del ragazzo accusato di aver ucciso Michelle Causo. E alla domanda sul perché non ha aiutato la giovane si sarebbe così espresso. “Sapevo che mi avrebbero arrestato, ormai era tardi. Ho aspettato che morisse per poi disfarmi del corpo“.
Non avrebbe mostrato rimorso, spiegando però di aver “fatto una ca***ta“. Il 17enne nato da genitori originari dello Sri Lanka ha fornito la sua versione dei fatti. “Le dovevo pagare qualche canna, non avevo i soldi e lei si è infuriata. Ho visto il coltello e l’ho usato. Ma io non volevo ucciderla“, ha spiegato il ragazzo durante l’interrogatorio. All’origine di tutto sembrerebbe esserci una questione di droga, ma sul caso vige ancora il massimo riserbo.
Nuove accuse gravi per il killer 17enne
Omicidio aggravato con le aggravanti dell’occultamento di cadavere e vilipendio. Sarebbe questo il nuovo capo di accusa del 17enne che ha ucciso con 6 coltellate la 16enne Michelle Maria Causo. Lo sostengono i magistrati del tribunale dei minori di Roma dopo gli ultimi approfondimenti delle indagini e soprattutto alla luce di quanto dichiarato dall’arrestato nell’interrogatorio di garanzia nel carcere di Casal del Marmo. Si attendono poi l’analisi dei cellulari sequestrati a Primavalle per capire se il 17enne ha avuto contatti con altre persone prima o dopo l’omicidio della giovane.