La riforma fiscale è stata intanto approvata in Commissione finanze alla Camera, ora invece è il momento delle novità: cosa è previsto sulla tredicesima e qual è il dettaglio sulle mensilità degli acconti.
Sono tante le novità che riguardano la riforma fiscale, per ultima la mensilizzazione degli acconti che riguardano i lavoratori autonomi, ma non sono le uniche. Anche per le partite Iva sarà possibile non pagare le tasse sui presunti redditi, concentrandosi soltanto su quanto in realtà incassato.
Il passaggio sarà però graduale, così come ribadito dagli esperti. L’emendamento è stato intanto approvato e questo non comporterà ulteriori oneri per lo Stato.
Per evitare un carico maggiore di spese è stata introdotta un’aliquota sulle tredicesime, ma esclusivamente per gli stipendi più bassi, per i premi di produttività e gli straordinari. Nulla da fare invece per l’abolizione del superbollo per le vetture con potenza di oltre 185 kilowattora. Anche in questo caso la norma discussa non è uscita nel migliore dei modi dal passaggio alla Camera.
La norma voluta da Fratelli d’Italia e in particolare da Andrea De Bertoldi è passata, ma soltanto nel caso di “costo zero” per lo Stato: per fare questo è previsto il taglio di qualche spesa. Intanto il prossimo 10 luglio il testo andrà in Aula, poi invece al Senato, ma il rischio di non approvarla prima della prossima legge di Bilancio è dietro l’angolo.
Al momento un altro argomento centrale è il taglio delle tasse per una cifra pari a 4 miliardi, ma in realtà ne dovrebbero servire 8-10. Nel frattempo sulla questione è intervenuto Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, con un commento sul futuro fiscale in Italia.
“È un passo avanti per riformare il sistema fiscale del nostro Paese e confido che anche nelle successive fasi in Parlamento ci sia la stessa collaborazione“, ha ribadito Leo.
Da Montecitorio propongono anche la semplificazione del sistema che riguarda le agevolazioni di natura fiscale per le imprese. L’intenzione è quella di fare tutto questo per le aree Zes (Zone economiche speciali), con un obiettivo importante.
L’intenzione del Pd, mediante le parole di Piero De Luca, firmatario dell’emendamento, è quello di incentivare “lo sviluppo economico economico del Mezzogiorno e la riduzione dei divari territoriali esistenti nel nostro Paese“, ribadisce l’esponente democratico.
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