Non si fermano le ricerche della piccola Kata di cui non si hanno notizie da quasi tre settimane: cosa emerge sul caso della bambina scomparsa nel nulla a Firenze. Adesso è l momento di nuove perquisizioni.
Durante la mattinata di giovedì 29 giugno 2023 si sono svolte nuove perquisizioni a Firenze per rintracciare Mia Kataleya Chiclio Alvarez, bambina peruviana scomparsa da 19 giorni proprio dal cortile dell’ex hotel Astor. Via Maragliano è diventato luogo di andirivieni di investigatori che setacciano diversi luoghi vicino la vecchia struttura ricettiva in cui la piccola viveva insieme alla famiglia e ad altri occupanti.
Nel frattempo sono in corso nuove perquisizioni, così come disposto dal procuratore aggiunto Luca Tescarola e della Direzione distrettuale antimafia. Intanto le perquisizioni riguardano alcuni locali nella zona dell’ex albergo, inclusi diversi garage di un palazzo non molto distante.
Gli investigatori starebbero effettuando delle perquisizioni all’interno di alcuni locali di una ditta non molto distante dal cortile dell’ex hotel Astor: sarebbe gestita da due fratelli di nazionalità italiana. Per il presunto rapimento, infatti, la bambina potrebbe essere stata in quel luogo, seppur per alcune ore, ma al momento le indagini continuano e sul caso vige il più stretto riserbo.
La Procura di Firenze sarebbero stati perquisiti seppur non indagati per la scomparsa della piccola Kata. Intanto i genitori della bambina si troverebbero al comando dei carabinieri, così da fornire ulteriori dettagli sulla scomparsa delle piccola di cui non si hanno già notizie dallo scorso 10 giugno. Proprio la stessa coppia avrebbe chiesto di essere nuovamente ascoltata dagli investigatori.
I carabinieri hanno effettuato delle perquisizioni a Firenze nell’ambito delle ricerche della bambina peruviana. Le forze dell’ordine si sono infatti soffermate su un garage di un condominio che si trova in via Monteverdi: sarebbe proprio al confine con l’ex hotel Astor. Presente in questo caso anche il personale della Scientifica, così da effettuare rilievi nei box e anche all’interno di una cabina dell’Enel.
Proprio l’attività investigativa si potrebbe soffermare sulle tracce di tre persone, fra queste anche un parente della bambina che, però, non sarebbe al momento indagato per quanto accaduto. Intanto i genitori della piccola Kata sono tornati spontaneamente in Procura a Firenze per parlare proprio con il magistrato.
La ricerca si basa anche sull’utilizzo del luminol con l’obiettivo di ricercare eventuali tracce utili ai fini investigativi, così da ricostruire possibili vie di fuga da cui la bambina potrebbe essere stata portata e in seguito uscita, ma in tal caso l’attenzione è massima e nulla trapela in questa ottica.
E proprio dalla trasmissione Chi l’ha visto, programma condotto da Federica Sciarelli su Rai 3, arrivano le parole della mamma e del papà della bimba di cui non si hanno notizie. Si tratta dell’ennesimo nuovo appello con la speranza che tutto termini nel minor tempo possibile.
“Vorrei chiedere a tutti i fiorentini, a tutte le mamme, di venire a manifestare con noi, per alzare la nostra voce. Non ci giudicate, lasciate stare la questione del racket. L’importante è trovare Kata, al resto ci penserà la polizia“, ha spiegato Miguel Angel Alvarez Chiclio Romero, il padre della bambina.
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