Gli esami di Maturità stanno volgendo al termine, finisce l’anno scolastico e il Ministro Valditara prepara un piano contro il bullismo.
Il Ministro Valditara tira le somme di un anno complicato sul piano dell’istruzione: il problema sono i giovani, ma anche gli insegnanti. Una volta tanto non c’entra la paga e non è a causa dei contratti da fame che, spesso, i docenti devono sottoscrivere pur di lavorare, ma il punto del vulnus è il bullismo.
Le condizioni di insegnamento – nella maggior parte dei casi – raccontano di insegnanti succubi degli studenti. Atti di vera e propria intimidazione, più o meno gravi, che rendono quasi impossibile fare lezione. Sempre meno persone scelgono il sentiero dell’insegnamento, lo dice l’ISTAT, perchè non si sentono rassicurate da atteggiamenti poco civili e tutele che latitano sotto ogni punto di vista.
Valditara netto sulla condotta degli studenti: il piano del Ministro
Valditara, in tal senso, è intervenuto in maniera netta: “Occorre ripristinare il valore della condotta. Il comportamento è una materia come un’altra e l’unico modo per recuperare un 5 in condotta è fare lavori socialmente utili che possano rimettere in sesto la coscienza di chi ha meritato quel voto”.
Parole dure che aprono alla possibilità di un nuovo codice deontologico che chiama in causa anche e soprattutto gli studenti: lavori socialmente utili intesi nel rispetto delle regole. Riordino della libreria, potatura siepi e sistemazione dei beni nell’istituto. Cose compatibili anche con l’età degli studenti che, nella maggior parte dei casi, sono minorenni.
Niente deve ledere la costruzione sociale vigente, quindi i rischi del lavoro minorile sono ridotti al minimo: è esclusivamente una questione di integrazione e soprattuto integrità che deve tornare a essere protagonista sui banchi di scuola e fuori. Il Ministro è stato chiaro che il nuovo piano deontologico prenderà forma subito dopo l’estate: c’è l’idea, ma dalla fase iniziale all’attuazione vera e propria deve passare un po’ di tempo. Le vacanze porteranno consiglio, non solo ai docenti. Il sistema scolastico sta cambiando anche con la collaborazione e la presenza delle istituzioni.