Nuovi dettagli sul grave incidente di Casal Palocco che ha causato la morte del piccolo Manuel Proietti. Le parole di Matteo Di Pietro, al momento unico indagato per quanto accaduto a Roma.
Il 22enne Matteo Di Pietro si è presentato durante la mattinata di martedì 27 giugno 2023 presso gli uffici della gip Angela Gerardi a piazzale Clodio, a Roma.
Il ragazzo è accusato di omicidio stradale per aver impattato con un suv Lamborghini Urus la Smart forFour in cui stavano viaggiando la 29enne Elena Uccello e i suoi due figli: per il piccolo Manuel non c’è stato nulla da fare ed è morto in ospedale. Ora è invece il momento delle dichiarazioni.
Matteo Di Pietro si è presentato negli uffici giudiziari per parlare di quanto accaduto. Le sue parole arrivano a distanza di giorni dalla notizia degli arresti domiciliari decisi per lo youtuber dei TheBorderline. “Vorrei tornare indietro nel tempo e che tutto ciò non fosse successo“, ha ribadito il ragazzo mentre ha parlato con la gip Gerardi.
Adesso le indagini si soffermano su alcuni dettagli come la telecamera nascosta proprio a bordo del suv Lamborghini Urus, elemento che potrebbe servire per spiegare alcuni dettagli sulla dinamica dell’impatto, nonché sulla velocità. Analisi anche sulla precedenza fra le auto e un presunto suggerimento, da parte degli altri presenti nella vettura, di andare più piano. A riportare la notizia è il Corriere della Sera.
Dopo aver terminato l’interrogatorio di garanzia, inoltre, l’avvocato Antonella Benveduti ha risposto ad alcune domande formulate dai cronisti presenti poco fuori l’uscita. La legale di Di Pietro ha spiegato che il ragazzo è molto provato dopo quanto accaduto, nulla di minimamente paragonabile ai video mostrati invece in Rete nei giorni e settimane precedenti alla tragedia.
L’avvocato Benveduti, legale di Matteo Di Pietro, ha voluto soltanto spiegare qualcosa in merito, ma senza scendere nei dettagli della vicenda e delle dichiarazioni rilasciate durante l’interrogatorio di garanzia.
“Questa è una tragedia per tutti. Il mio assistito è distrutto così come la
famiglia di Manuel: sono due famiglie distrutte. Attendiamo l’esito delle consulenze tecniche disposte dalla Procura sui dispositivi sequestrati e sulla velocità del Suv“, ha ribadito la legale dell’unico indagato per omicidio stradale dopo l’impatto fatale per il piccolo Manuel di 5 anni.
L’avvocato ha parlato di due famiglie distrutte, ma ha ribadito di voler attendere l’esito delle consulenze tecniche, disposte dalla Procura, in merito ai dispositivi sequestrati. Ulteriori analisi riguardano invece la velocità raggiunta dal Suv, cosa già emerse con i 124 km/h raggiunti al momento dell’impatto.
La legale di Matteo Di Pietro ha partecipato all’interrogatorio di garanzia per il giovane che si trova attualmente agli arresti domiciliari. A suo carico pende l’accusa di omicidio stradale dopo la morte di Manuel Proietti, bambino di cinque anni morto dopo lo scontro fra l’auto guidata da Di Pietro e la Smart in cui è morto il piccolo. Ecco il video con le parole dell’avvocato.
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