20enne smaschera giro di foto pedopornografiche e immagini hard su due diversi canali Telegram. Scoppia lo scandalo “Perugia Nuda”. Come sono andati i fatti
La ragazza appena 20enne voleva recuperare una foto nuda inviata quando era poco più che una ragazzina al fidanzato dell’epoca e per far questo si infiltra in una chat Telegram. Quello che scopre è uno scandalo pazzesco: decine di foto sessualmente esplicite, alcune addirittura pedopornografiche, che circolano in due diversi canali del social intitolati “Perugia Nuda” e “Perugia scambio foto e chat”.
Accusati di revenge porn e pedopornografia i due amministratori dei gruppi: ragazzi di 21 e 22 anni che gestivano i canali Telegram da anni. Secondo la procura di Perugia che indaga sul caso, i due imputati facevano girare foto hard di amiche ed ex fidanzate da diversi anni.
Il pm Mara Pucci spiega, come riporta anche il Messaggero: “immagini sessualmente esplicite rubate negli anni chissà come e che hanno fatto il giro dei cellulari di centinaia di iscritti a canali come “Perugia scambio foto chat” e “Perugia nuda”. I protagonisti di questa assurda vicenda fanno tutti parte di famiglie benestanti, insomma della cosiddetta “Perugia bene”.
Scandalo “Perugia Nuda”: foto hard su canali Telegram scoperte da una 20enne
La storia della 20enne è assurda. Tutto parte nel novembre del 2020 quando la ragazza, all’epoca dei fatti minorenne, ha scoperto che alcune immagini intime inviate al fidanzato anch’egli minore, sono finite sul web. A riferire la notizia alla ragazza, l’amica di questa. Così la vittima di revenge porn si intrufola in una chat Telegram per cercare di riprendere quella foto osé ma quello che scopre è un’altra inimmaginabile realtà.
Due amici maschi della 20enne riescono ad entrare nel gruppo Telegram in incognito e scoprono come quelle foto girassero dall’anno successivo alla fine della storia tra la loro amica e il fidanzatino di allora. L’avvocato della giovane, come riporta il Messaggero, spiega: “Immagini divulgate ovunque, con grave disagio per lei che per la vergogna ha dovuto cambiare scuola e per un certo periodo è stata costretta addirittura a interrompere gli studi ed è stata sottoposta a un ciclo di terapie psicologiche e psicoanalitiche con un professionista di Roma”.
Ad aiutare la 20enne è l’amica che ha continuato la battaglia andando dalla polizia postale spiegando quanto stava accadendo. I poliziotti esperti hanno immediatamente attivato il piano per smascherare quel giro creando una chat privata con uno degli amministratori del canale Telegram e portarlo su WhatsApp. L’amo è l’amica, lui abbocca e spiega alla ragazza dell’esistenza di un secondo gruppo nominato “Perugia nuda”, all’interno del quale avrebbe trovato una vasta gamma di altre fotografie sexy.
Le due amiche allora incontrano di persona l’admin di uno dei due gruppi. All’incontro le due ragazze si presentano accompagnate dagli altri due amici maschi. A questo punto, messo alle strette, il giovane amministratore del gruppo Telegram confessa in ginocchio tutto e in lacrime chiede scusa alle ragazze. Le due registrano la conversazione e la confessione del ragazzo con il proprio cellulare e sequestrano lo smartphone del 21enne. All’interno decine di foto anche a carattere pedopornografico. Infine, le due ragazze denunciano i due ragazzi alla Postale e ieri, nel corso dell’udienza preliminare i legali dei due imputati hanno chiesto un rinvio e la messa in prova ai servizi sociali. Previa riqualificazione del danno e risarcimento. La difesa ha accettato dichiarando: “Non ci interessa la condanna, ma un percorso di pentimento”.