Autostrade e circolazione, non si parla d’altro dopo gli incidenti a Roma. In special modo quello di Casal Palocco: rivoluzione in arrivo.
The Borderline e non solo. Quel che è successo a Casal Palocco, con lo scontro causato dagli YouTuber che è costato la vita al piccolo Manuel (bambino finito – suo malgrado – su tutte le cronache del Paese), ha fatto scattare un precedente allarmante. Quel che succede in autostrada è importante.
Il trend degli incidenti nel Paese è in aumento e soprattutto i numeri delle vittime non accennano a diminuire. Si registra una flessione rispetto ai primi anni del Duemila. I dati, tuttavia, restano allarmanti: in tal senso è in procinto una possibile rivoluzione. Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, apre all’ipotesi di cambiare i limiti di velocità su strada: “Nel resto d’Europa è già così, con alcuni limiti differenti rispetto a tre o quattro corsie”.
Autostrade, si cambia: l’idea del Ministro Salvini
Il leader della Lega dice, in parole povere, che laddove è possibile premere sull’acceleratore non è sbagliato farlo. Un’idea è quella di adeguare – secondo il leader del Carroccio – le specifiche a 4 corsie come nel resto d’Europa. Naturalmente le dichiarazioni dell’ex Ministro dell’Interno non sono piaciute alle opposizioni che avrebbero preferito sentir parlare di altro.
La situazione riguardante il Ponte sullo Stretto in primis. Poi il leader della Lega cerca di riabilitare il ruolo dei social, altra controversia rispetto a quanto successo a Casal Palocco: “Non criminalizziamo tutti gli YouTuber. Da determinati canali arrivano anche cose educative“.
Duro colpo agli imprudenti
Dichiarazioni forti che si aggiungono a quanto detto dal politico poche settimane fa, il quale ha rincarato la dose su chi si sente in diritto di esagerare al volante: “Chi viene sorpreso in condizioni particolarmente alterate non deve essere privato della patente solo per qualche tempo, la patente non deve vederla proprio più”.
Una posizione netta che sicuramente accoglie il favore di molti, ma dall’altra parte le opposizioni si chiedono se si tratta delle solite parole forti a scopo sensazionalistico, oppure c’è speranza per un piano trasporti serio. “Risponderò con i fatti”, precisa il leader. Intanto gli accadimenti più scabrosi hanno una fine già segnata, per il resto (forse) c’è ancora tempo.