Un giallo che ancora non è stato risolto quello del neonato di appena 2 mesi morto a seguito di un grave trauma. Secondo gli inquirenti, forse dovuto alla “sindrome del bambino scosso”. La mamma nega tutto
Claudio ha vissuto solo due mesi prima di morire per le conseguenze di un grave trauma. Il decesso è avvenuto ieri, martedì 21 giugno 2023, dopo il ricovero in ospedale nella Capitale. Sulla causa della morte del piccolo al momento indagano due Procure: quella di Roma e quella di Foggia.
Il neonato potrebbe essere stato vittima di maltrattamenti in famiglia. Tra le ipotesi avanzate dagli inquirenti spunta anche quella della “sindrome del bambino scosso”, ovvero quando un bambino piccolo viene strattonato con forza da un adulto.
In merito a tale ipotesi la madre del piccolo Claudio nega tutto e spiega, invece, che il figlioletto è caduto dalla culla da solo. Intanto, a Roma il fascicolo sul caso è stato affidato ai pubblici ministeri anti-violenza che si occupano proprio dei reati da “codice rosso”.
Sarà l’esame autoptico a far luce con esattezza sulle cause del decesso del neonato di due mesi morto martedì scorso a Roma. I medici legali incaricati potranno altresì stabilire anche se la madre abbia delle responsabilità colpose o dolose sulla morte di Claudio. Secondo quest’ultima, il figlio sarebbe caduto dalla culla in un momento di distrazione. Ma sulla sua dichiarazione non c’è stato ancora nessun riscontro effettivo in quanto la donna ha detto di essere in casa da sola.
La famiglia abita a Foggia ed è proprio nella città pugliese che domenica scorsa il neonato si è aggravato. Portato dai genitori presso il policlinico di Foggia i medici che lo hanno preso in cura si sono immediatamente resi conto che non avendo le strumentazioni adeguate non potevano fare nulla per il bimbo.
Così il giorno seguente è stato intubato e trasferito d’urgenza in elicottero al policlinico Gemelli di Roma, dove è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica. Il quadro clinico del neonato è risultato da subito critico e martedì il piccolo Claudio è morto.
Sulla morte sospetta di Claudio ora indaga la Squadra mobile di Foggia, diretta dal vice questore Mario Grassia. La mamma del piccolo viveva con il marito anche se al momento del tragico evento lui non era in casa. Sul corpicino del neonato non sono stati trovati segni di percosse o lividi ma questo non esclude, secondo gli investigatori, che non possa essere stato vittima di maltrattamenti fisici.
Secondo quanto accertato dai medici del policlinico Gemelli di Roma, potrebbe esserci la sindrome del bambino scosso tra le cause che hanno portato alla morte del neonato. Il bimbo vittima di tale sindrome viene scosso violentemente, come se fosse un pupazzo da un adulto, spesso questo atteggiamento viene messo in pratica a seguito di una reazione esasperata al pianto inconsolabile del neonato a cui il genitore non riesce a porre rimedio.
Questo spiegherebbe il violento trauma cerebrale subito dal lattante che ha poi causato complicazioni neurologiche e il sopraggiungere della morte. La seconda ipotesi al vaglio è, invece, la caduta dalla culla del neonato così come avrebbe spiegato la madre di Claudio. L’impatto con il pavimento avrebbe causato il trauma fatale. Ma per affermare o escludere tale ipotesi e chiarire l’origine delle lesioni subite sarà l’autopsia. Nel caso in cui dovessero essere confermati i maltrattamenti familiari da parte della madre, questa dovrà rispondere del reato di omicidio colposo.
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