La tragedia in ambito familiare è accaduta a Tivoli. La polizia ha arrestato un 58enne accusato di aver violentato più volte la figlia minorenne, sparato al figlio 12enne e maltrattato la compagna 42enne
Un’intera famiglia di Tivoli, litorale romano, ha vissuto un incubo reiterato nel tempo. L’uomo che ha terrorizzato ben 3 persone è il capofamiglia, un padre di 58 anni che oggi la stampa lo definisce come “l’orco di Tivoli”. Avrebbe abusato sessualmente della figlia minore più volte e malmenato la sua ex convivente di 42 anni.
Non è scampato alle violenze neanche il figlio maschio all’epoca dei fatti aveva 12 anni che fu costretto a un ricovero in ospedale dopo che il papà gli aveva sparato alle gambe con un fucile a piombini.
Un vero orco dalla personalità violenta carica anche da una forte simpatia verso l’ideologia nazista e fascista assicurata soprattutto dai molti cimeli ritrovati dagli agenti della polizia di Stato in casa nel momento dell’arresto.
Ad eseguire la misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Tivoli sono stati gli agenti della Polizia di Stato del team specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di Tivoli – Guidonia, coordinati dai pm del Gruppo.
A finire agli arresti è un uomo di 58 anni accusato di violenza domestica nei confronti della famiglia e di stupro verso la figlia minorenne. I fatti di cronaca sono emersi grazie proprio alla figlia minore dell’uomo che ha avuto il coraggio di confidarsi con la madre, anch’essa vittima di violenze da parte dell’uomo.
Fondamentale è stata poi l’attivazione sul territorio del codice rosa attivato presso l’ospedale tiburtino nonché al pool specializzato del locale Commissariato e al pubblico ministero di turno della Procura di Tivoli competente per questi reati che ha assunto immediatamente la direzione delle indagini.
Le indagini hanno portato alla luce anche altre aggressioni da parte dell’uomo nei confronti della sua precedente famiglia. Infatti, l’aggressore dalla personalità violenta e senza il minimo rispetto per il genere femminile, maltrattava anche i componenti della sua precedente famiglia.
In quel caso il 58enne avrebbe infierito non solo sulla ex compagna, vittima reiterata nel tempo di abusi violenti ma anche del figlio che, all’epoca dei fatti aveva solo 12 anni (oggi maggiorenne). A distanza di molto tempo gli effetti psicologici della violenza subita anche nella prima famiglia sono apparsi agli investigatori molto evidenti. Grazie alle testimonianze raccolte e ai numerosi riscontri avuti dalle confessioni apprese dalle vittime, il gip del Tribunale di Tivoli ha emesso l’ordinanza della misura cautelare in carcere dell’uomo.
Qui la personalità del 58enne viene descritta, come riporta anche Tgcom24, come “violenta, prevaricatrice e rivelatrice dell’incapacità di reprimere le pulsioni lesive dell’altrui integrità fisica e psicologica, oltre che indifferente ai legami familiari e della convivenza civile”. Durante le perquisizioni in casa dell’indagato, i poliziotti hanno rinvenuto importanti elementi di riscontro a quanto denunciato dalle vittime, tra questi anche diversi preservativi nascosti in un peluche, oltre a un fucile a piombini con il quale, in precedenza, l’uomo avrebbe sparato a una gamba il figlio 12enne. Infine sono stati trovati simboli e pubblicazioni di stampo prettamente nazista e fascista.
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