Il senzatetto Friederick Akwasi Adofo è stato ucciso per strada a Pomigliano d’Arco: arrestati con l’accusa di omicidio due minorenni. La dinamica dell’accaduto.
Sono due 16enni i ragazzi fermati e accusati dell’omicidio di Friederick Akwasi Adofo, 43enne originario del Ghana ucciso a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli.
Il provvedimento disposto dalla Procura di Napoli presso il Tribunale per i minorenni del capoluogo campo è stato eseguito dai carabinieri di Castello di Cisterna Per entrambi vige l’accusa di omicidio volontario con l’aggravante di futili motivi e della crudeltà.
Le immagini del sistema di videosorveglianza di zona avrebbero così identificato due minorenni ritenuti responsabili per il pestaggio a morte del 40enne. Entrambi abitano a Pomigliano d’Arco, uno dei due è originario della Romania.
E sono state proprio le telecamere installate in via Principe di Piemonte ad aver immortalato il pestaggio dell’uomo. Durante la notte fra lunedì 19 e martedì 20 giugno 2023 l’uomo è stato aggredito e colpito con violenza: dopo diverse ore dall’accaduto sarebbe stato scoperto a terra agonizzante. Immediata la chiamata al personale sanitario, ma all’ospedale di Nola è morto dopo poche ore dal ricovero d’urgenza.
Ancora da chiarire le motivazioni e le versioni dei minorenni accusa del delitto, ma l’uomo avrebbe cercato di trovare rifugio in un cortile della zona dopo il violento pestaggio. Il 43enne aveva preso la licenza media nel 2012 presso l’istituto “Catullo” di Pomigliano d’Arco: all’epoca dei fatti si trovava insieme ad altri migranti in un hotel che ospitavano persone richiedenti asilo politico.
Durante le prossime ore le posizioni dei giovani sarà vagliate dal giudice per la convalida del fermo. Nel frattempo davanti alla panchina dove l’uomo dormiva tante persone hanno lasciato un ricordo in memoria del cittadino senza fissa dimora.
Di recente l’uomo dormiva in un sacco a pelo in via Principe di Piemonte ed era spesso aiutato dalla Caritas di zona, così come spiegato da don Pasquale Giannino, parroco della chiesa di San Francesco. Il prete ha spiegato che spesso e volentieri l’aiuto offerto a Friederick “sembrava essere una forma impositiva rispetto al suo stile di vita“.
“Frederick ha donato a tutti amore sempre col sorriso e senza mai chiedere. In questo giorno in cui sono in corso ancora le indagini, vogliamo sentirci chiamati tutti a fare rete per ricostruire e prenderci cura di quanti vivono ai margini. Chiediamo alle autorità preposte un interesse reale alle emergenze territoriali, non ultimo il bisogno abitativo delle persone che vivono per strada o in difficoltà economica“, ribadisce ancora don Pasquale.
Molte persone hanno spiegato di conoscere il 43enne che solitamente stazionava su una panchina davanti ad un supermercato della città: in passato sarebbe già stato vittima di aggressione, ma l’indifferenza in questi casi l’avrebbe fatta da padrone.
Avrebbe utilizzato il materasso come il giaciglio, essendo però aggredito senza alcun motivo. Il 43enne è stato picchiato a morte da due adolescenti. L’uomo sarebbe stato in passato già vittima di alcune aggressioni.
“Sabato, come ogni volta che andavo a fare la spesa li, gli ho comprato il solito panino col prosciutto cotto e la pepsi e come sempre ringraziava“, ha raccontato una cittadina di Pomigliano a Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra.
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