Non si ferma il linciaggio social per gli Youtuber TheBorderline dopo l’incidente stradale in cui ha perso la vita Manuel, il bimbo di 5 anni. Ora gli influencer Pirlasv difendono gli amici: “E’ stato un incidente, non scagliatevi contro”. Scoppia la bufera
I quattro Youtuber 20enni a bordo del Suv Lamborghini a noleggio che si è scontrato contro la Smart su cui viaggiava il piccolo Manuel, morto a 5 anni, sono finiti nel mirino degli insulti social dopo il tragico giorno dell‘incidente avvenuto nel quartiere romano di Casal Palocco, lo scorso mercoledì 14 giugno.
Nell’oceano di sdegno e indignazione riversato sui social negli ultimi giorni, ora arrivano “gli amici” influencer degli TheBorderline a difesa. Nelle stories della pagina Instagram di @pirlasv, che conta oltre 240mila follower e un seguito sul loro canale YouTube di ben 1.375.000 iscritti, è apparso un messaggio, sparito poco dopo: “Quello che è successo ai nostri amici è un tragico incidente”.
In poco tempo, la pagina social si è riempita di commenti rabbiosi in riferimento a quanto accaduto a Roma. “Persone che fanno certe cose non meritano nulla. E’ morto un bambino di 5 anni”.
Sulla vicenda si sono espressi alcuni influencer, amici degli youtuber che mercoledì scorso lanciando una challenge mortale in macchina si sono schiantati contro una Smart. Dal violento impatto è morto Manuel Proietti, bambino di 5 anni.
I PirlasV, amici (o colleghi) dei TheBorderline, hanno postato una stories sulla vicenda, poi rimossa dalla loro pagina, chiedendo a tutti di non commentare gli youtuber responsabili del fatto poiché: “Ancora non si conoscono le dinamiche. Vi chiediamo se possibile di non scagliarvi contro di loro ma piuttosto di essergli vicini senza aggravare con brutte parole la situazione morale che sicuramente è già pesantissima”.
A seguire, sulla pagina Instagram appare un secondo messaggio che sembra costruito, un po’ come ad attenuare le parole precedenti: “Naturalmente esprimiamo cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima”. Il post è comparso sulla pagina social creata da due fratelli bolognesi di 17 e 20 anni, Gabriele Gentili, in arte Gnabrii e Francesco Gentili, conosciuto come Pierino.
Dopo la comparsa dei due messaggi social, in pochissimo tempo, sono piovuti una marea di commenti negativi relativi alla vicenda. Un utente scrive, come riporta anche Open: “Solidarietà ai Vostri amici? Persone, che fanno certe cose, non meritano nulla. È morto un bambino di 5 anni. Una madre in pericolo di vita. Una famiglia distrutta. Una strage. Essere famosi facendo idiozie. I social hanno rovinato molte mentalità”.
Un altro, invece, commenta riferito agli autori del post: “Ce la fate a stare zitti in un momento del genere, invece di continuare a usare i social per vomitare le vostre idiozie? C’è un bambino morto, e tocca leggere pu**anate come “non mollate” ai ragazzi che hanno causato tutto. Ma ce la fate? Tutto apposto? Ma vergognatevi un po’“.
Ancora: “Teste vuote, esibizionisti senz’anima, un bimbo è morto, una famiglia è distrutta. I vostri amici si mettono alla guida di una macchina drogati e chiedete solidarietà? Ma vergognatevi…a voi l’oblio a loro la galera…”. E se quasi la totalità è indignata contro i TheBorderline, c’è anche chi li difende. Infatti, oltre ai due fratelli bolognesi PirlasV ad aver espresso la loro solidarietà nei confronti degli youtuber responsabili della tragedia, soprattutto sull’indagato Matteo Di Pietro compare un messaggio di un 20enne che, come riporta il Mattino, scrive: “tanti che commentano non hanno capito che prima si devono capire bene le dinamiche dell’incidente o no? Il video è stato messo comunque a spezzoni e dell’incidente non c’è traccia. Quindi prima di giudicare e insultare informatevi bene“.
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