L’incidente di Casal Palocco ha causato la morte del piccolo Manuel di soli 5 anni: cosa emerge dopo le perquisizioni. Il punto di vista dell’avvocato di Matteo Di Pietro.
Emergono nuovi dettagli dopo l’incidente avvenuto a Roma, in zona Casal Palocco, che ha causato la morte del piccolo Manuel di 5 anni. Il bambino è l’unica vittima dell’impatto fra il suv Lamborghini e una Smart Forfour guidata dalla madre Elena Uccello: la donna e sua figlia Aurora sono state dimesse dall’ospedale.
A distanza di giorni dallo scorso mercoledì 14 giugno emergono intanto diversi elementi che si aggiungono ad un quadro sempre più ricco. Gli investigatori hanno intanto deciso di perquisire la casa del 20enne che avrebbe causato l’impatto fatale.
Il racconto del testimone
Intanto spuntano le parole di un testimone che ha parlato dell’incidente provocato dal suv Lamborghini che si è scontrato con la Smart guidata dalla 29enne Elena Uccello. “Suv gli è andato addosso, ha preso la Smart da tutte e due le parti e l’ha trascinata. Sicuramente correvano, la macchina era tutta rotta“, ha spiegato la 18enne Valeria che ha assistito all’incidente.
Proprio la giovane, infatti, si trovava a bordo di un’autovettura dietro ad un autobus, improvvisamente l’impatto e i rumori. “Non ho visto come si sono presi, ma ho visto il botto e la macchina trascinata. E ho visto il bambino, una scena bruttissima. Ho dovuto chiudere gli occhi, sono scoppiata a piangere e sono dovuta andare via“, si legge su Il Messaggero.
Sempre la ragazza ha spiegato di aver visto uno dei cinque youtuber scendere dal mezzo dopo l’incidente. “Era un ragazzo con una maglietta bianca, è andato verso la Smart a vedere se stavano bene. Ma nessuno gli ha risposto“, ha ribadito la giovane.
Perquisizioni in casa di Di Pietro, il commento dell’avvocato
Nel frattempo in casa di Matteo Di Pietro, ragazzo accusato di omicidio stradale per aver guidato il mezzo di grossa cilindrata al momento dell’impatto, si è svolta una perquisizione dettagliata. L’avvocato del giovane ha spiegato che sui social sono state segnalate delle minacce di morte.
Intanto le perquisizioni dei carabinieri si sono concentrate in casa del giovane e anche presso la sede della società “TheBorderline“. Disposta anche una consulenza tecnica sul mezzo guidato dal 20enne. Il pubblico ministero dovrà accertare diritto di precedenza, stato dei veicoli e la velocità raggiunta da entrambi i mezzi al momento dell’impatto. All’incarico sarà presente anche la difesa dell’indagato, così come previsto dalla legge.
Per Di Pietro spunta l’accusa di omicidio stradale dopo la morte del piccolo Manuel Proietti. Sulla questione del test per rilevare presenza di cannabinoidi è intervenuto Francesco Consalvi, avvocato del 20enne accusato dell’impatto a Roma. La madr
“È giusto fare chiarezza su alcuni punti. Il primo tra tutti, immortalato nelle foto dell’incidente è che la guidatrice della Smart viaggiava nella corsia opposta a quella su cui marciava la Lamborghini e che a lei sarebbe spettato dare la precedenza“, ha ribadito l’avvocato Consalvo.
“In secondo luogo c’è la questione relativa al test sulle sostanze stupefacenti e alcol. Non vi erano tracce nel mio cliente di eccitanti o simili, diversamente l’autorità giudiziaria sarebbe pesantemente intervenuta con qualche misura cautelare. Così non è stato“, ha concluso il legale.