Una challenge di oltre 50 ore alla guida di un suv Lamborghini noleggiato è diventata teatro di un incidente mortale: a perdere la vita il piccolo Manuel di cinque anni. Cosa emerge dalle indagini.
Sono quattro gli youtuber presenti a bordo del suv Lamborghini che lo scorso mercoledì 14 giugno si è scontrato contro la Smart ForFour. A causa dell’impatto ha perso la vita il piccolo Manuel di 5 anni: in gravi condizioni la madre e la sorellina del bambino deceduto.
I quattro youtuber a bordo del mezzo sono Vito Loiacono, Matteo Di Pietro, Marco Ciaffaroni, Giulia Giannandrea e fanno parte dei TheBorderline, gruppo che ha raccolto oltre 600mila follower. Sarebbero cinque in tutto i giovani presenti sulla vettura al momento dell’impatto: si tratta di quattro ragazzi e una ragazza.
I quattro si sarebbero alternati per 50 ore alla guida di un suv Lamborghini noleggiato, poi lo scontro con una vettura all’interno della quale vi erano una donna e i suoi due figli di 3 e 5 anni. Nulla da fare per il piccolo Manuel che è deceduto dopo l’arrivo in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.
I ragazzi hanno noleggiato l’automobile presso un autosalone di Roma e poi si sarebbe alternati alla guida per circa 50 ore. Nei video postati su Instagram avrebbero anche mostrato e condiviso con gli utenti i segni della stanchezza. Da accertare l’esatta dinamica dell’incidente che ha provocato la tragedia con la morte del bambino.
All’origine di tutto ciò ci sarebbe una challenge, prova di resistenze commenta e condivisa sui social network da alcuni dei protagonisti. I TheBorderline avrebbero infatti deciso di provare la pericolosa impresa e cioè di guidare per 50 ore consecutive, seppur alternandosi alla guida del suv.
E ora dai social emergerebbero alcuni filmati, al centro delle ricostruzioni da parte degli investigatori, che riguardano alcuni dei componenti del gruppo. Si parte con Loiacono, soprannominato “Er motosega“, che dalle ricostruzioni riportate da Repubblica si sarebbe alternato con gli altri alla guida del suv. “Ah regà -quest’auto va più veloce di una Saetta McQueen“, dice baciando il cofano della Lamborghini blu.
“Annamo’, me sembra di caricare un drago, daje Jessica che sono il protagonista di Fast & Furious, meeeeeeee“, ribadisce in un altro messaggio. Sono tanti i video girati e postati sui social. “Il coccodrillo come fa, non c’è nessuno che lo sa“, gridano Vito e l’amico Matteo Di Pietro, immortalati a torso nudo col microfono in mano in altri video.
I quattro youtuber hanno spesso e volentieri pubblicato sui social diversi contenuti video con l’obiettivo di “far divertire la gente“. Sta di fatto che, però, in questo caso a perdere la vita è stato un bambino di cinque anni che si trovava in auto insieme alla madre e alla sua sorellina.
“Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento. Ogni singolo euro guadagnato su YouTube verrà speso per portare video assurdi e unici“, spiegano in un altro video.
Ribadiscono di ispirarsi a MrBeast che negli Stati Uniti realizza contenuti simili. Nel giro di poco tempo hanno invece creato un canale social, postando video e raggiungendo 600mila iscritti.
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