Un possibile nuovo caso di femminicidio-suicidio: lei morta in casa, lui trovato senza vita nel parcheggio di un centro commerciale. Tutti i dubbi da sciogliere per gli investigatori.
Una donna di 64 anni, Simona Lidulli, è stata trovata senza vita nell’appartamento di via Consolini, a Roma. L’altra vittima è un 66enne che si chiamava Valerio Savino: era morto all’interno di un parcheggio.
Gli investigatori ipotizzano che l’uomo possa essersi suicidato all’interno dell’autovettura parcheggiata davanti al centro commerciale “I Granai“. E proprio l’uomo avrebbe scritto alcune parole sui social prima della tragedia accaduta nella Capitale.
Simona Lidulli è stata trovata senza vita, così come suo marito. Prima di compiere la strage, 3 minuti prima delle ore 11 di martedì 13 giugno 2023, Valerio Savino ha scritto un messaggio su Facebook.
Le parole erano già alquanto chiare, dopo pochi minuti la decisione di compiere il gesto, nonostante i vari tentativi d’allarme lanciati sui social da amici e conoscenti della coppia. Alle 10.50, invece, un semplice messaggio con scritto “Addio” è comparso invece sul profilo della donna, ancora da chiarire però se il contenuto sia stato effettivamente scritto dalla donna.
“Addio amici tutti. La mia vita terrena e quella di Simona finiscono qui. Insieme da sempre e per sempre. Un pensiero di affetto e gratitudine a tutti voi. Per noi amanti dell’Opera e del melodramma questa rappresenta la scelta più coerente che potessimo fare. Chiedo scusa a chi ho fatto del male“, si legge nel messaggio scritto dal banchiere che ha ucciso la moglie e si è successivamente tolto la vita.
Ancora da chiarire l’esatta dinamica del femminicidio-suicidio. Fatto sta che il cadavere della donna è stato scoperto sul letto e senza vita, quello dell’uomo all’interno della vettura.
Gli investigatori hanno prima scoperto il corpo della donna in casa, poi la caccia alle ricerche del convivente e infine il ritrovamento dell’uomo. Valerio Savino aveva 66 anni, lavorava in banca, amava recarsi al poligono. Da tempo gli avevano diagnosticato una grave forma di tumore ed era per questo un malato terminale: a riportare i dettagli è Repubblica.
Sul luogo della tragedia è giunto il medico legale che dovranno accertare se si sia trattato di un possibile femminicidio-suicidio oppure di una scelta condivisa dalla coppia. Le ipotesi emergono dopo il messaggio social pubblicato sul profilo di Simona Lidulli alle ore 10.50 e alle 10.57 su quello di Valerio Savino.
Gli investigatori hanno scelto di mantenere il massimo riserbo, cercando di scoprire l’esatta dinamica dei fatti e soprattutto le motivazioni dietro il caso di possibile femminicidio-suicidio.
Simona Lidulli era nata nel 1959 a Roma, l’uomo a Lagonegro (Potenza) nel 1960: entrambi avevano una passione in comune per l’opera e anche per i gatti. Da tempo gli avevano diagnosticato un tumore al pancreas. E pensare che fino a qualche giorno prima l’uomo aveva postato le immagini con i gatti.
Fra il messaggio scritto dalla donna e quello postato dall’uomo sarebbero passati sette minuti: per gli investigatori resta da chiarire chi abbia scritto dal telefono della donna. L’ipotesi di un femminicidio-suicidio resta tale, ma non si escludono altre piste.
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