Berlusconi ha lasciato un’eredità importante anche nello sport: il futuro del Monza dopo la morte del Patron.
Berlusconi, con il Milan, ha cambiato il mondo del calcio; con il Monza voleva rivoluzionarlo. Le ambizioni dell’ex Premier erano chiare: intendeva fare la scalata, dalla C alla A ed è riuscito anche in questa impresa. Berlusconi, tuttavia, sapeva che era soltanto l’inizio: il vero obiettivo è tentare la scalata in Europa.
Detta così poteva sembrare una delle sue battute, ma l’undicesimo posto della massima serie lo conferma: il Monza potrà continuare ad essere una sorpresa. Il punto di riferimento era Berlusconi, ora dovrà essere un altro: l’ex Presidente del Milan sapeva di avere i giorni contati. Magari non si aspettava di terminare la propria parabola storica a giugno, ma era convinto – da qualche tempo – di essere ormai all’ultimo miglio.
Anche per questo con Galliani parlava di futuro: un avvenire che sarebbe stato gestito da altri, ma sempre con l’impronta Berlusconi al seguito. Qui nasce l’esigenza di avere il fratello Paolo come Presidente dal 2019. Le cose importanti le gestiva Silvio, mentre faceva scuola agli altri. Fratello compreso.
Ora bisogna pensare al dopo: senza troppi patemi perchè l’ex Presidente del Consiglio non ha mai voluto lasciare niente al caso. L’ultima volontà di Silvio Berlusconi è chiara: “Lasciate il Monza nelle mani di qualcuno con grandi ambizioni”. Quel qualcuno c’è. Si tratta di Evangelos Marinakis. Magnate greco con cui le trattative sono avviate già da tempo: negli ultimi giorni si era entrati nella fase finale, come se Berlusconi sentisse di avere i giorni contati.
Il tempo stringeva, ma non è che adesso corre meno. L’uomo ha garantito grandi prospettive per il Monza. Ha esperienza nel calcio in quanto è proprietario dell’Olympiakos in Grecia e del Nottingham Forrest in Inghilterra. Inoltre vanta collaborazioni importanti – come quella con l’attuale CEO della Roma Lina Souloukou – e qualche lato oscuro come il coinvolgimento in un’inchiesta per calcioscommesse: fatti risalenti a qualche tempo fa.
Non abbastanza lontano, ma neanche troppo vicino. Resta il possidente di una delle più grandi flotte mercantili del mondo, ereditata dal padre, e proprietario di radio e giornali. 55 anni tra sport e politica (prevalentemente Centrodestra). Il “Berlusconi” greco è pronto per un passaggio di testimone atteso e voluto da colui che (anche nello sport), finché ha potuto, ha fatto la storia.
A tal proposito, l’ultimo omaggio al compianto Presidente sarà quello di intitolare lo Stadio Brianteo alla sua memoria: un altro tassello che scolpisce il nome di Silvio Berlusconi nella storia del calcio. Come del resto aveva fatto lui con suo padre. L’ex Premier, infatti, non potendo intitolare San Siro al papà, ha sempre fatto in modo di ricordarlo con un trofeo in estate: il Trofeo Berlusconi, che ha visto protagonista prima il Milan e poi il Monza sfidarsi in amichevole con le più grandi squadre del periodo storico. Anche Roma e Juve nel novero delle avversarie.
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