La triste notizia è appena arrivata, Silvio Berlusconi è morto. Il leader di FI si è spento stamani alle 9.30 dopo 4 giorni di ricovero presso l’ospedale San Raffaele di Milano. Aveva 86 anni
Dopo la degenza presso l’ospedale milanese San Raffaele, questa mattina l’ex premier Silvio Berlusconi è deceduto. Accanto a lui sono giunti nella mattinata Paolo Berlusconi e poco dopo i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio Berlusconi. Affetto da leucemia mielomonocitica cronica, i suoi valori e gli ultimi accertamenti clinici legati alla malattia non accennavano a migliorare.
La situazione è poi precipitata fino al sopraggiungere della morte. Berlusconi lascia un vuoto incolmabile nel cuore degli italiani. Se n’è andato a 86 anni dopo un’esistenza vissuta sempre in prima linea. Mezzo secolo di storia, dove non c’è stato un solo giorno in cui il suo nome non sia stato pronunciato dalla stampa, dalla televisione, in Parlamento e nei bar della gente comune.
Amato e odiato, il Cav ha spaccato in due l’opinione pubblica. L’uomo più poliedrico dell’Italia: impresario edile, presidente del Milan e poi del Monza, fondatore del partito Forza Italia, tre volte premier, imputato in diversi e importanti processi.
Difficile riassumere la sua vita in poche righe. Silvio Berlusconi è stato l’uomo più carismatico degli ultimi 50 anni di storia italiana. Facoltoso, ma non di nascita. La sua “fortuna economica” se l’era costruita nel tempo, passo dopo passo, ha conquistato il Paese. Una carriera nata come imprenditore edile, per poi passare alla televisione, infine la politica.
Secondo lo scrittore Giuseppe Fiori che dedico all’ex premier una delle prime biografie scritte nel ’95, intitolata “Il venditore”, Berlusconi è stato un grande seduttore, uomo capace di persuadere e piacere agli altri.
Da subito, Silvio si circondò di una schiera di fedelissimi, per cui il leader di FI era una sorta di mito immune da ogni critica. Nei comizi i sostenitori del Cavaliere cantava addirittura: “meno male che Silvio c’è”. Dall’altra parte gli avversari, i comunisti i quali l’avevano soprannominato il Caimano, denunciando l’86enne per la costruzione di leggi ad personam e tutto il resto.
Classe 1936, Silvio Berlusconi nasce a Milano, da sempre conservatore e di destra. Nel 1980, grazie alle televisioni Fininvest, con la fondazione di Canale 5 e successivamente, Italia Uno e Rete 4, Berlusconi inizia a farsi conoscere dal popolo italiano. Il suo perfezionismo nel lavoro lo consacrano nel corso del tempo a “Re della tv”.
Estremamente pignolo, prima di tutti colse i mutamenti profondi che si stavano muovendo nei meandri della società, atterrita dopo gli anni della guerra fredda e del terrorismo. Un popolo bramoso di avere un nuovo leader a loro sostegno. Il format televisivo Drive In, arrivato su Italia Uno nel 1983, rappresentò il manifesto di una generazione di giovani, i cosiddetti “paninari”. Il piano editoriale di Silvio era uno: “Qui non si fa politica, si fa tv”.
Anche se Berlusconi la politica l’aveva nel sangue. Infatti ne è stato da subito parte integrante. Coltivò sin da subito rapporti importanti e stabili con i socialisti di Bettino Craxi. Quelli della sinistra dc si riveleranno culturalmente i suoi avversari più duri. Nell’86 però c’è una svolta con l’acquisto del Milan e in poco tempo inaugura un calcio che dominerà a livello europeo per vent’anni. Nel ’93 la caduta con Tangentopoli. Ma dopo lo strappo l’inizio di un’ascesa sconvolgente che porta Silvio, solo tre mesi dopo, a fondare un suo partito: Forza Italia con cui vince le elezioni. I vecchi partiti: Dc, Psi e Pci, sono ormai un cumulo di macerie. Ma dopo tre decenni, ora cosa ha lasciato Berlusconi? Le riforme, a ben vedere, sono pochissime e si fa fatica a trovare un’eredità concreta. Eppure il Cavaliere ha ammaliato l’Italia.
Dopo la notizia della dipartita di Silvio Berlusconi, i messaggi di cordoglio iniziano ad arrivare dal mondo della politica, non solo nazionale ma anche internazionale. Come riporta l‘ANSA, tra i primi messaggi, c’è quello del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti: “Silvio Berlusconi ha scritto la storia del centrodestra, ha incarnato l’esempio della laboriosità italiana e del coraggio della migliore imprenditoria nazionale. Non se ne va solo un grande politico, ma una persona di grande umanità, esempio di lungimiranza illuminata, generoso e grande sportivo. A nome dei deputati di Fratelli d’Italia porgo alla sua famiglia e agli amici di Forza Italia le più sentite condoglianze e li stringo in un caloroso e sincero abbraccio. Grazie per tutto Silvio”.
Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera, dice: “Oggi l’Italia perde un grande uomo politico, un grande imprenditore. Un uomo che ha cambiato la storia di questo Paese e che lo ha accompagnato nei passaggi più cruciali degli ultimi 30 anni. Alla famiglia, agli amici e a tutta Forza Italia va il mio abbraccio più forte e sincero”. Mentre, Francesco Lollobrigida, dice del Cav: “Un grande uomo che ha impedito alla sinistra di prendere il potere resistendo per anni ad attacchi di ogni tipo. Un abbraccio alla sua famiglia e il cordoglio commosso nostro da Italiani per un grande Uomo”.
Enrico Letta, ha scritto in un post su twitter: “Ha fatto la storia del Paese, vicini a famiglia, amici e a FI. La sua scomparsa segna uno di quei momenti in cui tutti, che siano stati vicini o lontani dalle sue scelte, si sentono coinvolti”. E poi arriva la commozione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che scrive, come riporta LaPresse: “Milano piange Silvio Berlusconi. Su di lui ogni italiano ha un’opinione, maturata nei lunghi anni della sua centralità imprenditoriale, sportiva e politica. Ma questo è il momento del cordoglio e del rispetto. Di certo dobbiamo dargli atto di aver molto amato Milano”.
Cordoglio e vicinanza alla famiglia giunge anche dalla segretaria del PD Elly Schlein: “Con lui si chiude un’epoca. Di fronte alla scomparsa di Berlusconi vogliamo far arrivare tutta la nostra vicinanza al dolore della sua famiglia e di tutta Forza Italia, così come vogliamo che arrivi al Governo e alle forze di maggioranza. Le più sentite condoglianze da parte del Partito Democratico”
Giuseppe Conte, presidente M5s scrive sui social: “A Berlusconi non mancarono mai coraggio e passione. Ha scritto pagine di storia in ogni campo in cui si è cimentato. Ha acceso e polarizzato il dibattito pubblico forse come nessun altro, e anche chi lo ha affrontato da avversario politico deve riconoscere che non gli sono mai mancati il coraggio, la passione, la tenacia”. Il fondatore dell’Ulivo, Romano Prodi: “Lo ricordo come un leader politico che, nel suo lungo e intenso impegno pubblico, ha esercitato una grande influenza nella vita del nostro paese, incidendo non solo sulle Istituzioni, ma anche nella vita di tutti i cittadini. Abbiamo rappresentato mondi diversi e contrapposti, ma la nostra rivalità non è mai trascesa in sentimenti di inimicizia sul piano personale, mantenendo il confronto in un ambito di reciproco rispetto”.
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