Floriana Floris è morta accoltellata dal compagno, Paolo Riccone, mercoledì 7 giugno. Per due giorni il presunto killer ha vegliato sul cadavere della 49enne tentando anche di suicidarsi. Arrestato, lui nega di averla uccisa: “L’ho trovata già morta in casa”. Cosa è successo ad Asti
Floriana sarebbe stata aggredita mercoledì scorso, 7 giugno, dal nuovo compagno Paolo Riccone, nella casa dove abitavano insieme da qualche tempo. Il presunto omicida di 50 anni, secondo le prime indagini, avrebbe ucciso a coltellate la 49enne e poi vegliato il cadavere per due giorni prima di tentare il suicidio.
Nell’appartamento dei due c’erano anche i loro animali, un gatto e un pastore tedesco ma ad accorgersi che qualcosa di brutto forse era accaduto è stata la figlia della donna che abita a Milano per lavoro. La ragazza non avendo notizie della madre da giorni e non riuscendo a contattare neanche il compagno della vittima si sarebbe insospettita e per questo motivo avrebbe allarmato le forze dell’ordine.
Quando i carabinieri sono entrati in casa grazie all’intervento dei vigili del fuoco, hanno trovato il corpo senza vita di Floriana e il corpo del compagno 50enne che dopo aver ucciso presumibilmente la donna avrebbe tentato il suicidio ferendosi con un coltello.
Floriana Floris, uccisa a coltellate in casa dal compagno Paolo. Chi è la vittima e il suo carnefice
La donna di 49 anni uccisa a coltellate in una casa nel centro di Incisa Scapaccino, piccolo comune in provincia di Asti, è Floriana Floris, originaria di Milano dove ha vissuto sino al 2021, prima di decidere di andare a convivere con il suo nuovo compagno Paolo Riccone. Era madre di due figli, nati da una precedente relazione. Riccone, invece, ha 50 anni ed è un ricercatore ad Alessandria. In passato ha lavorato come consulente per il Ministero del Lavoro.
Secondo la prima ricostruzione fatta dagli investigatori, dopo aver accoltellato la compagna, Paolo ha vegliato il corpo per due giorni e, infine, avrebbe tentato il suicidio. Trovato accanto al cadavere di Floriana dai carabinieri, il 50enne è stato portato in ospedale a causa delle profonde ferite da taglio ai polsi che si sarebbe inferto da solo. Al momento è sedato e intubato, sotto sorveglianza dagli uomini dell’Arma.
Anche Riccone, come la compagna, era stato sposato e la moglie era deceduta per una malattia qualche anno fa. Sembrerebbe che l’uomo avesse fatto rientro nel comune Astigiano solo qualche settimana fa per prendersi cura del padre molto malato, e successivamente morto. Ora è in stato di arresto, ma lui continua a ribadire la “sua verità”, ovvero che avrebbe trovato Floriana già morta in casa al suo rientro.
La dinamica dei fatti, l’allarme lanciato dalla figlia della vittima e i problemi psichiatrici di Paolo
A dare l’allarme ieri, 9 giugno verso l’ora di pranzo è stata la figlia di Floriana, preoccupata che la mamma non rispondesse al cellulare. La giovane aveva provato più volte a contattare anche il compagno della madre senza ricevere alcuna risposta.
Inoltre, i vicini di casa della coppia, avevano notato la macchina di Floriana parcheggiata sempre nello stesso punto da giorni. Così la figlia di Floriana ha chiamato i soccorsi che, giunti nell’appartamento si sono trovati una scena straziante: la 49enne senza vita e il 50enne incosciente, in un lago di sangue.
Ora sarà l’autopsia a fornire maggiori dettagli su quanto accaduto mercoledì scorso. Le indagini sono svolte dai carabinieri di Alessandria in collaborazione con la procura. Le dinamiche che ruotano intorno al femminicidio restano ancora avvolte nel mistero, così come il movente che per ora non è ancora conosciuto. Quello che si sa è che negli ultimi tempi Floriana si occupava del compagno Paolo che aveva sofferto di problemi psichici recentemente.