Il Reddito d’Inclusione tiene ancora banco per via degli occupabili. Un impiegato con figli a carico è alle strette. Il motivo.
Il Reddito d’Inclusione che, con MIA, ha mandato in pensione il Reddito di Cittadinanza divide le categorie di persone tra occupabili e non occupabili. Il motivo è semplice: chi è non occupabile percepisce intorno ai 600 euro, mentre chi è occupabile – ovvero in grado di trovare lavoro – si ferma a 400 euro al mese.
Nel secondo caso poi la somma non è definitiva: serve da accompagnamento fin quando non si accetta un impiego. Ci sono tre possibilità di scelta in base alle offerte di lavoro proposte: l’allargamento delle maglie ha portato quindi a valutare qualunque tipo di contratto. Inseriti, quindi, anche gli accordi mensili.
Reddito d’Inclusione, impiegati nella bufera: qual è il problema
Questo significa che un impiegato, per evitare che il Reddito gli venga tolto, è costretto ad accettare incarichi anche quando le condizioni di lavoro non sono adeguate. Il problema si pone – secondo le prime testimonianze – quando si è lavoratori con figli a carico: le recenti stime dimostrano che più di qualcuno, attorno al 20% dei richiedenti, si trova spiazzato perchè le distanze da casa al lavoro sono piuttosto importanti.
Quasi impossibili da affrontare: determinare gli spostamenti con i figli a carico non è semplice, soprattutto quando si tratta di mandarli a scuola. Si chiede, pertanto, una maggiore flessibilità: le offerte vanno ponderate bene – chiede una rappresentanza di contribuenti – proprio per evitare queste situazioni.
Rebus lavoro, opposizioni in pressing
C’è la paura di perdere impiego, nel senso di non riuscire a trovare niente, e sussidio. Dopo tre no, scatta l’addio al Reddito. Questo vuole evitare il Governo che cerca di mettere a posto le cose, l’impressione però è che i discorsi sul tema siano ancora molto vaghi e profondamente distanti.
Anche per via delle opposizioni che vanno costantemente in pressing. Il tema lavoro è ancora molto dibattuto, anche con risultati insoddisfacenti. Chiedere alle 260mila famiglie che ancora aspettano di trovare una dimensione. Il rebus occupazione non sembra avere ancora una soluzione condivisa.