Ponte sullo Stretto, il progetto c’è. L’opera si farà, ma attenzione alle calunnie in merito: è nato un sito contro le fake news.
Ponte sullo Stretto, l’opera si farà. Lo dicono ogni anno, ma stavolta è tutto vero: a testimoniarlo una parte della politica, quella che fa capo al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. L’uomo si è fortemente battuto per realizzare il progetto. Contrariamente a quanto ci si aspettava, i lavori stanno procedendo in maniera spedita.
L’iter burocratico – compresa la costituzione e lo sviluppo di società particolari – è avviato, in tal senso anche la nascita di una nuova testata contribuirà alle operazioni di messa a punto del progetto. Come sottolinea Il Fatto Quotidiano, il portale di riferimento servirà a prevenire e arginare le fake news sul progetto.
Ponte sullo Stretto, colpaccio di Salvini: cosa succederà
Al fine dii stoppare le calunnie sul nascere: la speculazione, rispetto a un’operazione così discussa, non manca. A dirigere tutto questo sarà il giornalista – esperto di sport, ma non conta rispetto al Curriculum – Davide Gambale. Principale esponente dell’informazione sportiva messinese.
La testata, regolarmente registrata, sarà Pontesullostretto.it: una novità che lascia perplessi gli esponenti dell’opposizione. Scetticismo rispetto al sostentamento dell’organo informativo. Il neo Direttore parla di donazioni private: il dubbio è che possa esserci di mezzo anche qualche operazione di Stato, questo sono pronte ad asserire le principali fazioni di Centrosinistra con l’aiuto del Movimento Cinque Stelle e una parte del PD in piena rifondazione.
Come evitare speculazioni
Sullo sfondo ancora la querelle Schlein-De Luca. La situazione, tuttavia, è controversa anche sul piano della collettività. Il Ministro delle Infrastrutture, infatti, è stato recentemente contestato a Messina per via della considerazione dei residenti, contrari a spendere una parte dei fondi per un’opera che non ritengono prioritaria.
Insomma, lo spettro della propaganda c’è: Salvini aggiusta il tiro facendo paragoni con gli artisti che secondo lui hanno fatto epoca. “Anche Michelangelo, Leonardo e Raffaello erano visionari – sottolinea il leader del Carroccio – ma se non avessero osato ora non avremmo certi capolavori”.
Affermazione che aumenta le divisioni anziché placarle, ma la barra resta dritta. Il Ponte sullo Stretto si farà, senza fake news o fraintendimenti. Il primo tassello è stato posato, ora servono tutti gli altri e una collettività che trova nuovamente rifugio nell’attesa, sperando non sia ancora utopia.