Sant’Antimo è una città travolta da un duplice delitto in famiglia: suocero in carcere dopo aver ucciso genero e nuora. La dinamica degli omicidi e il movente.
Le vittime sono Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane, rispettivamente marito della figlia e moglie del figlio uccisi a Sant’Antimo durante la mattinata di giovedì 8 giugno 2023. Sospettava che i due avessero una relazione, improvvisamente la decisione di togliere la vita ad entrambi.
Un duplice delitto che ha travolto le famiglie di Anna e Alfredo Caiazzo, rispettivamente moglie e marito delle vittime, commesso dal padre Raffaele. Sarebbe questo il movente della morte di entrambi: sarebbe morto prima il genero, poi la scelta di recarsi in casa della nuora e ucciderla.
Chi sono le due vittime
Luigi era un operaio edile di 29 anni che lascia la moglie Anna e due figli di 2 e 7 anni: l’uomo è stato ucciso a colpi di pistola alle 6.30 di giovedì 8 giugno 2023 mentre si stava recando presso il luogo di lavoro. A seguire è stato invece scoperto il corpo di Maria Brigida, ragazza 24enne trovata senza vita in via Caruso 17.
Secondo le indagini, inoltre, emergerebbe un altro dettaglio inquietante: la giovane madre sarebbe stata uccisa davanti ai due figli di soli 2 e 4 anni. A riportare la notizia è il Corriere del Mezzogiorno.
Il suocero delle due vittime si è in seguito costituito presso la caserma dei carabinieri di Gricignano di Aversa. Successivamente, invece, è avvenuto il trasferito presso Giugliano, sempre in Campania.
La morte di genero e nuora presenta ancora diversi dubbi, ma la pista passionale sarebbe emersa fin dalle prime attività di natura investigativa. Diversi i testimoni presenti in zona, tutti sconvolti dall’azione omicida che ha colpito la cittadina del Napoletano.
I dubbi sulla presunta relazione, poi la scelta finale
Gli investigatori ipotizzano che Caiazzo abbia ucciso genero e nuora poiché sospettati di avere una relazione. Le ricerche del sospettato si sono concentrate sin da subito sull’uomo, intorno alle ore 12.30 il suocero delle due vittime si è costituto. Un duplice omicidio compiuto a distanti di pochi minuti l’uno dall’altro, poi la caccia all’autore e la scelta di consegnarsi alle autorità.
E pensare che anche la Procura di Napoli nord aveva autorizzato la diffusione di una sua foto, così da velocizzare le indagini sul 44enne nato a Caserta, a seguire invece sarebbe stato proprio l’uomo a consegnarsi alle autorità. Alcuni vicini hanno raccontato di aver visto il figlio dell’uomo, nonché marito della vittima, uscire di casa sconvolto per la terribile scoperta. “Me l’ha uccisa, me l’ha uccisa, è stato lui“, avrebbe dichiarato il figlio di Raffaele Caiazzo dopo quanto accaduto.
Nel frattempo la città di Sant’Antimo vive un momento difficile che si aggiunge alla morte di Giulia Tramontano, originaria proprio del comune campano ma residente nel Milanese, uccisa di recente dal fidanzato reo confesso Alessandro Impagnatiello.
Per omaggiare la sua memoria e quella del piccolo Thiago ancora in grembo è prevista una fiaccolata alle ore 19 di giovedì 8 giugno 2023. Si parte dalla villa comunale Del Rio, direzione via Roma e poi verso piazza della Repubblica.
Il delitto di Senago ha sconvolto la cittadina campana, luogo d’origine di Giulia e della famiglia che vive ancora qui. Sulla vicenda emergono quotidianamente nuove indiscrezioni, ma il clamore mediatico è in questo caso aumentato e anche tanto visto che la donna era incinta e a breve avrebbe dato alla luce un bambino di nome Thiago.