L’ennesima tragedia del “bambino dimenticato” miete un’altra vittima: bimba di poco più di un anno muore dopo essere stata lasciata in auto dal padre.
Una bambina di 14 mesi è stata trovata morta a Roma, all’interno dell’automobile, probabilmente dimenticata dal padre. Il carabiniere avrebbe dovuto portarla presso l’asilo di zona, edificio che si trova molto vicino al suo stesso luogo di lavoro, ma in realtà la piccola sarebbe rimasta nella vettura.
Si tratta di nuova tragedia derivata dalla sindrome del “bambino dimenticato“: non è la prima volta che accade in Italia. L’uomo ha spiegato agli investigatori di essere sicuro di aver lasciato la piccola all’asilo nido poco prima dell’ingresso in ufficio in via dei Fucilieri. Una tragedia che ha sconvolto tutti, specialmente la madre che ha trovato la piccola ormai esanime all’interno della vettura.
La bambina di oltre un anno è deceduta a Roma durante la giornata di mercoledì 7 giugno 2023. Disidratata e soffocata dal caldo presente in auto, la bimba sarebbe dovuta invece andare presso una struttura per piccoli da 0 a 3 anni, luogo che accoglie i figli dei dipendenti del ministero della Difesa.
Sconvolta l’intera cittadella militare della Cecchignola, luogo in cui si è consumata la tragedia. Nel frattempo il padre della bimba è stato iscritto nel registro degli indagati per abbandono di minore. Si tratta di un atto dovuto che consentirà l’avvio delle indagini. Sul corpo della piccola è stata intanto disposta l’autopsia, così da accertare le cause del decesso.
Da febbraio 2020 è intanto in vigore il decreto sull’obbligo dei seggiolini antiabbandono in automobile per i bambini sotto i quattro anni. Si tratta di un seggiolino dotato di allarme acustico per ricordare la presenza di una bimba o di un bimbo in automobile. Questi dispositivi sono dotati di allarmi visivi e sonori, ma possono essere anche collegati agli smartphone dei genitori mediante determinate app.
L’uomo è un appuntamento scelto che compirà 45 anni il prossimo mese di agosto. Sarebbe uscito di casa per recarsi al lavoro, proprio in un palazzo vicino all’asilo nido dove avrebbe dovuto accompagnare la piccola. Avrebbe fatto sedere la piccola nel seggiolino della Renault Megane, dopo qualche chilometro si sarebbe invece dimenticato di lasciare la bimba.
La madre della bimba avrebbe chiamato l’uomo intorno all’ora di pranzo, dopo aver constatato l’assenza della piccola presso l’asilo nido. Nessuna traccia della bimba che, invece, si trovava nel parcheggio utilizzato dai dipendenti. Decine di metri la separano dalla tragedia, con la figlioletta senza vita seduta sul seggiolino.
Una delle prime tragedie riporta indietro la memoria in Italia al 2019. Nella città di Catania un bimbo di due anni fu lasciato in auto per cinque ore sotto il sole. Lo avrebbe dovuto accompagnare presso l’asilo nido, ma si ricordò del piccolo lasciato in automobile soltanto quando la moglie lo contattò allarmata.
Si precipitò nel parcheggio e trovò il bimbo esanime. Inutili i tentativi di trasferimento d’urgenza, per il bimbo non ci fu nulla da fare. Gli esperti mostrano come la sindrome del bambino dimenticato sia causa, dal 1998 ad oggi, di undici decessi in Italia.
Il primo caso riguarda un tecnico della che lasciò il bambino in auto per sette ore, con una temperatura esterna di 40 gradi. L’ingegnere uscì con la sua autovettura per accompagnare il piccolo all’asilo, ma lasciò il bimbo nel parcheggio della multinazionale. Condanna a un anno di reclusione per omicidio colposo, pena però successivamente sospesa.
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