Il 36enne metteva in pratica sempre lo stesso “schema predatorio” per avvicinare le sue prede: vittime degli abusi sessuali sono due ragazzine di 12 e 16 anni. Ai domiciliari educatore parrocchiale di Terracina
Indagato per violenza sessuale su minori un educatore parrocchiale di Terracina, provincia di Latina. L’uomo di 36 anni approfittava del suo ruolo in parrocchia per avvicinare le vittime e poi abusare di loro. I due stupri accaduti nella cittadina laziale risalgono al 2020 e al 2021.
La prima vittima caduta nella trappola del pedofilo è una ragazzina di appena 12 anni. Era il 2020 e un anno dopo, il 2021, entra in scena la seconda vittima: un’adolescente di 16 anni che subì la stessa sorte, finendo con l’essere violentata dall’uomo.
Nei due anni l‘educatore parrocchiale è riuscito, poco per volta, a intromettersi nella vita delle due ragazze per poi rovinare loro le vite. Ora per il 36enne, un volontario solo in apparenza gentile e innocuo, scatta la sorveglianza speciale.
E’ stato arrestato lo scorso aprile 2023 ed è indagato per violenza sessuale su due minorenni. L’educatore parrocchiale di 36 anni agiva in una parrocchia di Terracina (provincia di Latina) adottando sempre lo stesso schema per adescare le vittime prescelte. Per due anni l’uomo aveva convinto le due ragazzine, inizialmente a inviargli video e foto hot in chat.
Successivamente, come scritto negli atti dell’inchiesta partita dopo la denuncia del papà di una delle due vittime e come riporta oggi la Repubblica, era riuscito “a creare le occasioni per rimanere solo con le vittime e in quelle occasioni abusare sessualmente di loro”. Gli incontri tra vittima e carnefice sono diventati nel tempo sempre più frequenti e segnalati da un continuo scambio di video hot. Il 36enne otteneva quello che voleva, in questo caso, i filmati a luci rosse, mettendo in azione un suo “schema predatorio” basato sul rapporto di fiducia che l’uomo era riuscito a concretizzare con le due ragazzine in parrocchia.
Nel frattempo, la Corte di Appello di Roma, per scongiurare eventuali altri possibili episodi, ha imposto la sorveglianza speciale per l’indagato. L’uomo dovrà tenersi a una distanza minima di 500 metri dalle case delle due vittime. Ma non solo, sono off limits anche le scuole, gli oratori, le parrocchie e i centri estivi per bambini. In ultimo, le restrizioni riguardano anche gli orari di uscita dell’educatore che dovrà, una volta scontata la sua pena ai domiciliari, rientrare nella sua abitazione alle 21.30 della sera, senza mai uscire di notte e potrà uscire la mattina alle 6.30. Ovviamente, sempre tenendosi a debita distanza di sicurezza da ogni minore.
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