Decima Mas, il 2 Giugno scorso la parata delle Forze Armate finisce nel mirino per un presunto saluto fascista durante l’evento: com’è andata.
Il 2 giugno continua a generare polemiche, soprattutto il giorno dopo la parata: la Festa della Repubblica dovrebbe compattare, invece divide e crea proteste di qualunque tipo. L’ultima, in ordine di tempo, è quella che arriva subito dopo la sfilata delle Forze Armate come da tradizione nell’evento.
L’ultima parata avrebbe visto il profilarsi di un saluto fascista che avrebbe ricordato la Decima Mas: gruppo noto per aver collaborato con i tedeschi contro gli alleati nell’ultima guerra Mondiale. Reparto che, nello specifico, si è macchiato anche di efferati crimini di guerra. Il timore è che, durante la parata del 2 Giugno, possano essere tornate determinate nostalgie.
Saluto fascista alla parata del 2 Giugno: com’è andata davvero
Tormentone che prosegue dall’insediamento di Giorgia Meloni al Governo, donna che è stata spesso al centro di diatribe ideologiche come tutto il suo partito di rappresentanza. Il punto ora è un altro: durante la parata è stato fatto il saluto fascista? No, la mano alzata in questione non richiama affatto il regime dittatoriale di Mussolini.
È semplicemente un saluto condiviso che ricorderebbe quello fascista solo ed esclusivamente per il braccio alzato: la differenza sta nella mano. In questo caso è posta di taglio a indicare quasi una riverenza. Oltretutto la Decima Mas non esiste più e il saluto “Decima” – urlato durante la passerella – è riferito alla Compagnia del Gruppo Operativo Incursori.
La diatriba sulla Decima Mas
Non – come erroneamente si pensava – al gruppo denominato X Flottiglia Mas che non esiste più dal 1945. Quello che vediamo oggi non è assolutamente collegato a quegli ambienti. Gli account social della Marina Militare hanno chiarito subito l’equivoco e il fraintendimento che si è venuto a creare sui social: certe dinamiche, infatti, sono state riproposte anche negli anni scorsi.
Senza, però, destare polemica. Giorgia Meloni respinge, anche stavolta, accuse di ogni tipo al mittente. Senza contare che, in quest’occasione, ci sono i fotogrammi delle scorse parate dove il saluto delle Forze Armate è stato fatto nello stesso modo. Polemiche, in quei frangenti, non ce ne sono state: non si tratta, pertanto, di un saluto fascista. Nè tantomeno c’è un richiamo di alcun genere a quegli anni bui. La Repubblica resta la miglior risposta a ogni tipo di insinuazione e fraintendimento.