Benzema dice addio al Real Madrid: l’attaccante – che con i Blancos ha vinto tutto il possibile – ha scelto l’Arabia Saudita. Gli scenari.
Errare è umano, perseverare è diabolico. Karim Benzema non sbaglia – dal suo punto di vista – e lascia il Real Madrid da leader dopo anni di onorato servizio: una carriera che l’ha portato nell’Olimpo dei campioni dove è destinato a restare, anche adesso che – seppur manchi ancora l’ufficialità – l’Arabia Saudita lo attende.
Dove andrà a “svernare” anche Messi. Ormai gli Emirati Arabi sono una sorta di pre-pensionamento per i miti del calcio internazionale. Qualche anno lì per poi dire addio per sempre al calcio giocato da professionisti. A Benzema l’hanno preso per la gola: 100 milioni a stagione, tra contratto, sponsor e incarichi.
Poi attenzione anche al dopo perché potrebbe – come il suo collega Messi – diventare testimonial di una realtà in espansione. Una sorta di Ambasciatore. Per Benzema, che si è sempre sudato ogni cosa, questa è una vera e propria assicurazione sulla vita: non che nel passato recente patisse la fame, ma per lui che arriva dalla sofferenza un contratto finale da capogiro significa eliminare per sempre i timori legati alla stabilità economica.
Un patrimonio – il suo – con cui possono vivere generazioni. Quello che voleva, appunto, per la tranquillità. Si dice che non ha prezzo, invece ce l’ha eccome. Esattamente al pari delle prodezze che ha mostrato in campo: se si impegnano, possono riuscirci anche altri, ma pochi riescono a portare in bacheca quello che ha garantito lui da 2009.
Quando le Merengues l’hanno accolto nella Casada Blanca. 5 Champions League, 5 Mondiali per Club, 4 Supercoppe Europee, 4 campionati, 3 Cope del Rey e 4 Supercoppe Spagnole. Tutti successi che portano il suo nome, fino al Pallone D’Oro che ha consacrato la sua supremazia nel calcio internazionale: non a caso il soprannome è “The Dream”, un sogno che non finisce ma continua altrove con i ringraziamenti di Florentino Perez.
Sta per iniziare una nuova era, ma quello che ha fatto Benzema sarà difficile da dimenticare. Si può provare, con tanto impegno e altrettante difficoltà, a replicarlo. Quello che cercheranno di fare a Madrid non appena si asciugheranno le lacrime, il 6 giugno c’è l’ultimo atto con un omaggio a Real Madrid City. Poi Benzema sarà il passato, anzi: la storia. Che non passa, si ricorda. I più bravi la scrivono anche con i piedi.
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