Denise Galatà è stata trovata morta. Era in gita con la scuola sul fiume Lao quando è improvvisamente scomparsa nel nulla. Secondo una guida di rafting, il fiume non era in piena. Cosa è successo
Secondo gli esperti di rafting, ieri 30 maggio il fiume Lao, nel Parco Nazionale del Pollino, a Laino Borgo, provincia di Cosenza, non era in piena. Il suo livello era medio-alto ma assolutamente praticabile. Eppure, la studentessa 19enne Denise Galatà che era in gita scolastica proprio in quel fiume per un’attività di rafting organizzata dalla scuola, era sparita.
La responsabile dell’associazione sportiva dilettantistica “Rafting Adventure Lao”, Maria Rosaria Perrone, ha dichiarato, come riporta la Repubblica: “Abbiamo un idrometro che monitora costantemente il livello del fiume. Prima di ogni uscita, è il primo dettaglio che verifichiamo”. Quindi, cosa è accaduto alla ragazza calabrese?
Individuato dai #vigilidelfuoco a Laino Borgo (CS) il corpo senza vita della giovane dispersa da ieri nel fiume Lao durante una escursione in rafting. Sono in corso le operazioni di recupero [#31maggio 14:30] pic.twitter.com/8MPS8PIGR6
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) May 31, 2023
Perrone non fa parte dell’associazione che ha organizzato l’attività della scolaresca proveniente da Polistena, nel reggino, e per questo precisa: “La mattina eravamo in acqua per una discesa con un altro gruppo e le condizioni c’erano tutte”.
Trovata morta Denise Galatà, la studentessa era scomparsa nel fiume Lao
Il fiume Lao è uno degli spettacoli della natura ospitato all’interno del Parco Nazionale del Pollino, nel Cosentino, riconosciuto Patrimonio dell’Unesco dal 2015. Ogni anno attira migliaia di turisti provenienti principalmente dal Sud Italia. Meta comune soprattutto tra le scuole calabresi in gita.
Come racconta la responsabile delle associazioni sportive di rafting sul fiume Lao, Perrone, negli ultimi 15 anni si sono intensificate le gite scolastiche e le escursioni nel Parco del Pollino: “Rientrano nel programma di educazione ambientale. Non c’è nulla di improvvisato. Svolgiamo ogni passaggio nel pieno rispetto delle norme di sicurezza: ci arrivano le prenotazioni settimane prima dagli istituti scolastici, a cui inviamo le autorizzazioni che, preventivamente, i genitori devono firmare”.
La guida, Maria Rosaria Perrone continua dicendo: “Prima di imbarcarsi, a ogni partecipante viene fornita l’attrezzatura tecnica comprendente una muta, una giacca d’acqua, un giubbotto salvagente e un casco, e si svolge un briefing in cui vengono date le istruzioni da seguire durante la discesa.Su ogni gommone c’è una guida rafting con brevetto e per ogni discesa prevediamo la presenza di un safety kayak che, su una canoa, apre le rapide, passa per primo lungo il fiume e verifica che tutti lo attraversino tranquillamente”.
La ricostruzione dei fatti
Le ricerche della studentessa 19enne originaria di Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria, sono proseguite incessanti sino a poche ore fa quando è stato ritrovato il cadavere di Denise Galatà dai sommozzatori dei Vigili del fuoco. La ragazza era caduta nelle acque del fiume Lao mentre faceva rafting insieme alla sua classe in gita scolastica ieri, 31 maggio 2023.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la ragazza sarebbe caduta in acqua a causa di uno scontro tra due gommoni. Ma nessuno si era accorto di niente. Nella mattinata di oggi è stato ritrovato il caschetto indossato dalla studentessa. Ora giunge una triste notizia: il corpo senza vita della studentessa è stato ritrovato. Sul posto ci sono i Vigili del fuoco, i carabinieri, il Nucleo speleo fluviale e le squadre del Soccorso Alpino di Calabria e Basilicata. E’ stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Castrovillari per accertare le eventuali responsabilità. Nel frattempo, i carabinieri di Cassano allo Ionio (Cosenza) hanno già ascoltato i compagni di classe della 19enne e i suoi insegnanti.
Davanti alle polemiche nate a seguito della sparizione della giovane Denise avvenuta ieri, la guida Perrone sottolinea la professionalità delle guide e gli standard di sicurezza rispettati. Come riporta Repubblica, sul fatto accaduto dice: “Sulla vicenda non mi sbilancio, non sappiamo ancora quali esiti avrà e spero siano positivi. Ma purtroppo è stata una tragica fatalità che, fortunatamente, si verifica molto raramente”.
“Come nel caso della strage avvenuta, nel 2018, nelle vicine Gole del Raganello, nel comune di Civita, dove, a causa di un’improvvisa bomba d’acqua, 10 persone persero la vita durante un’escursione a piedi. Si trattava di un altro tipo di attività, ci sono ancora indagini in corso, ma purtroppo il rischio è da tenere in considerazione in qualsiasi contesto, anche quando guidiamo le nostre auto”.